Chi decide sul dopo De Boer? Venerdì il Cda decisivo

A Frank de Boer è appeso a un filo potrebbero non bastare due successi contro Torino e Sampdoria. Ma a prescindere dai prossimi risultati, capire cosa succederà è complicato perché in quest’Inter che deve ancora completare la rivoluzione societaria non è ben chiaro chi prenda l’ultima decisione.

che decide? — A rigor di logica, dovrebbe essere Zhang Jindong, boss dell’azionista di maggioranza Suning. Ma un pur ottimo imprenditore che vive dall’altra parte del mondo e gestisce un impero da 18 miliardi di euro di fatturato annuo non può certo conoscere i vari profili che gli vengono sottoposti. Pare che Massimo Moratti – che si professa solo tifoso ma rimane l’advisor dei cinesi ed è quello più legato visceralmente all’Inter – spinga per Leonardo. E poi c’è l’anima italiana del management – Gardini, Ausilio e Zanetti -, che pensa ad un traghettatore italiano o al limite che arrivi al 2018 (tipo Mandorlini, Pioli, Guidolin o Zenga). E Thohir? Pare che il presidente abbia ammesso che la scelta di De Boer è stata un azzardo, ma non si rassegna del tutto ad un nuovo cambio. E infine c’è Kia Joorabchian, il potente procuratore che già fa affari con Suning sul fronte Jiangsu e ha lavorato all’arrivo di Joao Mario, Gabriel Barbosa e dello stesso De Boer. Sarà presente anche lui venerdì all’Assemblea dei soci. E – risultati a parte – dal Cda che si terrà lo stesso giorno potrebbe uscire il nome del dopo De Boer.

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 Gasport 

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