ROMA – “Era una persona perbene, che ci ha lasciato cose importanti. Un uomo di coraggio, onestà, sincerità, che ha vinto. Le prerogative per un ricordo indelebile ci sono tutte”. Queste le parole di Dino Zoff, che ricorda l’ex ct della Nazionale campione del mondo nel 1982, Enzo Bearzot, a dieci anni dalla sua scomparsa. Il legame col tecnico friulano era forte perchè “i trionfi li vedono tutti ma tu hai perso un uomo, non un omino, e questo segna – racconta ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Radio Uno – anche per il pensiero di vita che uno col suo esempio ti dà. Lui diceva delle cose importanti”. Un uomo lungimirante Bearzot, che volle aspettare fino all’ultimo Paolo Rossi, reduci da una lunga squalifica, per portarlo con sè al Mundial ’82. Tutti ricordano poi come andò a finire, con Pablito che trascinò gli azzurri sul tetto del mondo siglando sei reti. “Saper scegliere gli uomini è importante, decisivo per ogni impresa della vita – sottolinea l’ex numero uno della Juve e della Nazionale -, la componente dell’uomo è determinante e il fatto che riuscisse a scegliere gli uomini giusti era straordinario”.
Zoff sulla lotta scudetto
Come Bearzot, anche DinoMito guidò l’Italia, portando Totti e compagni a un passo dal titolo europeo del 2000, sfuggito solo nel Golden Gol contro la Francia. Ora toccherà a Roberto Mancini e i suoi ragazzi provare a vincere. Zoff, però, è ottimista: “La nostra Nazionale sta bene, i numeri sono numeri: possiamo parlare di giochisti e non giochisti ma i risultati stanno nei numeri e la Nazionale di Mancini ha fatto una strada straordinaria e ha tutte le caratteristiche per fare bene. Saranno Europei anomali visto che si giocherà nelle città delle nazionali partecipanti ma questo ci aiuta e credo che la bontà del nostro calcio si possa far vedere”. Infine ultima battuta sulla lotta scudetto: “Bisogna attendere ancora due-tre partite per qualche pronostico migliore. Juve e Inter sono squadre che non possono non pensare al campionato, Juve in primis, ma il Milan è lì e sta facendo grandi cose, l’Atalanta ieri è stata straordinaria, la Lazio anche, il Napoli ha avuto qualche battuta d’arresto ma anche assenze importanti”.