TORINO – La sosta per le Nazionali si porta appresso anche molte riflessioni riguardo il futuro, soprattutto se si verifica – come stavolta – quando la stagione volge verso il tramonto e le scelte strategiche si fanno incontestabilmente più incombenti e cogenti. Poi sì, non è che servissero conferme circa le scelte a lunga scadenza, ma anche le partite internazionali aiutano. Così, per esempio, le prestazioni con la Turchia hanno ribadito come Kenan Yildiz rappresenti sicuramente una pietra angolare su cui edificare la Juventus del futuro. In prospettiva, come vedremo, ma anche nell’emergenza contingente che priva Allegri sia di Vlahovic (squalificato) e di Milik (infortunato) per la gara contro la Lazio.
Juve, i contratti in scadenza nel 2025: scenari diversi ma c’è una costante
Yildiz, la Juve pronta a premiarlo
Ecco, nella gara contro l’Austria, Montella ha schierato Yildiz come prima punta, un ruolo che peraltro aveva ricoperto con grande profitto già nell’Under 23. Ma, a prescindere dalle scelte che il tecnico bianconero valuterà tra oggi e domani mattina, il giovane turco è considerato un profilo di grande importanza sia tecnica che di immagine. Tanto è vero che il club, oltre all’adeguamento contrattuale (l’accordo scade nel 2027 ed è fermo a 300 mila euro) è intenzionato ad affidargli la maglia numero 10: un investimento “iconico”, tanto più per un calciatore che ha in Alex Del Piero, di cui imita perfino l’esultanza dopo i gol, uno dei suoi idoli. E insomma, oltre che per le indubbie potenzialità tecniche, Kenan il turco ha le misure perfette affinché gli venga cucito addosso l’abito simbolico della Juve che verrà: giovane, talentuoso, costato poco (praticamente nulla) e soprattutto intoccabile.
“Soulé, Yildiz e Huijsen. Juve, per far cassa sacrifica altri e non loro”
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