Vlahovic: “Porto la Fiorentina in Europa. E poi chissà…”

L’attaccante torna a parlare e lo fa con una lunga intervista al portale serbo Politika.rs. Il suo futuro, Commisso, Prandelli, la famiglia, sono alcuni dei temi trattati

“Stiamo facendo bene, abbiamo una buona squadra con grandi calciatori e tanto sostegno da parte dei tifosi. Il mio desiderio è quello di portare la Fiorentina in Europa, perché non siamo stati in Europa per molto tempo. Il futuro? Vedremo”. Torna a parlare Dusan Vlahovic e lo fa con un’intervista concessa a ‘Politika.rs’. L’attaccante spiega soprattutto il proprio modo di lavorare, di come l’impegno e la testa guidino i risultati che si ottengono. Lasciando però anche un po’ di spazio a quello che resta il suo obiettivo attuale. Restare a Firenze fino all’estate per aiutare i viola a tornare in Europa. Sul rinnovo contrattuale nessuna novità. Anche perché quella pista sembra ormai chiusa da molto tempo come certificato dalle parole della società viola.

ATTITUDINE

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“Io sono sempre motivato, concentrato sul lavoro e su quello che devo fare per migliorarmi. E’ sempre stato così – continua il serbo – ed il successo nel calcio come nella vita dipende sempre dalla testa. Fino ad ora ho raggiunto gli obiettivi che mi sono prefissato, ma io non sono mai appagato. Forse avrei potuto fare anche di più e meglio, sicuramente significa molto per me aver raggiunto Ronaldo nei gol segnati nel 2021 (quota 33, ndr). La chiave è stato capire che tutto dipende sempre da me e dai miei sacrifici. La determinazione e gli sforzi vengono ripagati”.

CAREZZA PRANDELLI

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È stato il tecnico che gli ha affidato la maglia da titolare a prescindere dai gol segnati o dalle prestazioni. Vlahovic questo non lo dimenticherà mai. “È un uomo con tutte le qualità possibili, ci sentiamo ancora spesso e gli sarò grato per sempre. Ricordo bene le sue parole di sostegno, mi disse che qualunque cosa fosse successa lui sarebbe rimasto con me. Non ho segnato nelle prime cinque partite ed è stato difficile, ma dopo mi ha dato ancora maggior supporto. Indicandomi come il rigorista della squadra. A fine dicembre ho segnato un gol al Sassuolo, poi un altro, poi alla Juventus. È così che è iniziato tutto”.

OBIETTIVI

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“Sono consapevole di aver fatto un passo importante nella mia carriera con queste stagioni e la Fiorentina è una grande squadra in Italia. Un club con tradizione, tifosi ed ottimi giocatori. Lo scorso anno ho pensato che in questa stagione avrei dovuto ripetermi per ottenere la qualificazione in Europa con il club. Voglio che il 2022 sia ancora migliore del precedente, voglio segnare ancora di più. E voglio che la Fiorentina sia ai vertici del calcio italiano. Commisso? Mr. Commisso è soprattutto un uomo serio e un grande presidente, molto ambizioso. Ovviamente non ho nulla contro la sua volontà, perché fa tutto parte del lavoro. Non mi tiro mai indietro, non è nel mio carattere ed io inseguo gli standard più elevati in tutto. Si può trovare un compromesso con il presidente? Mai dire mai. Ma attualmente sono concentrato su nuove vittorie. Il figlio del presidente della Serbia è il mio manager? Questa è una sciocchezza. Non guarderei indietro a storie che non sono vere”.

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