Fiorentina-Milan arriva troppo presto per considerarla decisiva, ma anche alla sesta giornata di campionato una partita così può segnare una stagione. Perché è uno scontro diretto e l’Europa passa in qualche modo dal Franchi. Alessandra Gozzini e Marco Pasotto raccontano perché sulla Gazzetta dello Sport in edicola oggi provando a individuare gli uomini chiave del match: Carlos Bacca, innanzitutto, perché ha segnato 5 gol sugli 8 totali rossoneri (uno ogni 74 minuti) e ogni volta che l’ha fatto Montella ha vinto; poi Tatarusanu, perché comanda la difesa meno battuta del campionato (4 gol al passivo, ma con due partite in meno della Juve) e in casa ha sempre tenuto inviolata la propria porta in questa stagione. E perché, infine, ha dei sassolini nelle scarpe da togliere e regalare ai critici che spesso ne sottolineano gli errori (ma a Udine si sono dovuti ricredere) o a Montella, che quando era a Firenze lo lasciava in panchina preferendogli Neto. Dal duello tra mastini a centrocampo Sanchez-Kucka a quello nell’altra area tra Kalinic e il baby Donnarumma, i motivi di interesse della partita sono molteplici. Senza dimenticare la classifica: una vittoria e il salto tra le prime 5 è garantito (o quasi).
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