Vialli, la sorella Mila arriva per Natale. Cudicini: “Gianluca persona speciale”

L’ex portiere lavora ancora per il Chelsea: “Confido che la voglia di lottare e la forza d’animo lo aiutino a superare questa sfida”

Dal nostro inviato Andrea Ramazzotti

23 dicembre – Londra

La lotta continua. Con tanta sofferenza, ma anche con parecchia determinazione. Non è questo il Natale che Vialli aveva immaginato. Non è questo il Natale che per lui sognavano i suoi cari, i suoi amici e i suoi tifosi, rimasti “fedeli” al bomber a distanza di tanti anni dal suo ritiro. Speravano tutti che il tumore al pancreas non rovinasse di nuovo la vita al “loro” Gianluca, che lo lasciasse in pace dopo che dal 2017 al 2019 lo aveva tormentato già abbastanza. E invece no: il carcinoma è tornato a farsi vivo in autunno e i risultati della cura sperimentale alla quale l’ex campione si è sottoposto non sono stati quelli sperati. Ecco perché da qualche giorno è di nuovo ricoverato nella clinica che lo assiste ormai da cinque anni. Sta combattendo un’altra battaglia contro quel male perfido che finora non è mai scomparso definitivamente e che non gli vuole consentire di vivere una vita normale. Dalla sua parte, oltre a un istituto all’avanguardia nella lotta contro il cancro, ha le preghiere di milioni di persone. Soprattutto in Italia, dove resta un idolo per gli amanti del calcio e una persona da ammirare per il suo impegno nel sociale.

Mercoledì è arrivato a trovarlo l’amico Massimo Mauro, con il quale da tempo ha dato vita a una fondazione che lotta contro i tumori e la Sla; da domani invece con ogni probabilità ci sarà la sorella Mila. Sarà lei a “rappresentare” per Natale tutto il resto della famiglia, che resterà in Italia, ma con il pensiero (e il telefono) sarà vicina a Gianluca. L’ex centravanti sta trascorrendo giorni difficili: è aiutato con i farmaci nella sua lotta contro il dolore e sta reagendo da guerriero che vuole tornare ad abbracciare la sua famiglia, ma il suo fisico è provato. E’ proprio quest’ultimo fattore che ha reso necessario il ricovero.

La moglie Cathryn è sempre al suo fianco e cerca di sostenerlo, di rendergli meno difficili questi giorni terribili che mai avrebbero voluto rivedere. Lei gli è sempre stata al fianco, anche nel 2017 quando per la prima volta è arrivata la diagnosi della presenza dell’ “indesiderato ospite” e la vita di Gianluca è stata capovolta dalla mattina alla sera. È stato operato una prima volta all’Humanitas a Milano e ha sostenuto i due cicli di chemioterapia nella clinica di Londra dove adesso è ricoverato di nuovo. Era cosciente che la guerra alla malattia potesse non essere finita perché quella contro cui combatteva era (ed è) una neoplasia particolarmente aggressiva, ma in cuor suo si augurava di essere lasciato in pace. I controlli programmati a cui si sottoponeva come tutti coloro che hanno avuto a che fare con il cancro, per qualche tempo lo hanno lasciato sereno e ha scritto pure un libro per raccontare la sua storia. L’obiettivo era soprattutto quello di dare forza a chi è nella sua situazione. Gesto da applausi.

In pubblico

—  

Nella seconda parte del 2022, però, gli esami di routine hanno dato di nuovo risultati preoccupanti e di lì a poco la situazione è tornata ad essere seria. Non c’era con la Nazionale per le amichevoli di novembre contro Albania e Austria, ma era regolarmente a Genova, il 27 novembre, per la presentazione del docufilm sulla Sampdoria tricolore nel 1990-91. Era segnato dal ciclo di cure che aveva concluso da pochi giorni. Per questo era stato costretto a non andare con gli azzurri del “fratello” Mancini nei due test pre Mondiali. Sperava che le terapie svolte in autunno fossero sufficiente per risolvere la situazione e invece è stato costretto a chiedere un ulteriore aiuto alla medicina per cercare di guarire.

Tra coloro che pregano per la guarigione di Vialli c’è anche Carlo Cudicini, attualmente osservatore dei giocatori che il Chelsea ha in prestito. Anche Carlo vive a Londra e tra lui e Gianluca i contatti non si sono mai interrotti. È stato Vialli, nella veste di manager del Chelsea, a farlo acquistare nel luglio 1999, quando Cudicini era in Serie C1, nel Castel di Sangro. Nel 1999-2000 è stato utilizzato solo in tre incontri, ma nella stagione successiva, prima che Vialli fosse esonerato, lo ha schierato titolare complice l’infortunio di De Goey. “Gianluca è una persona per me speciale – ci ha detto ieri Cudicini – e siamo tutti preoccupati dalle ultime notizie circolate. Al tempo stesso confido che la voglia di lottare e la forza d’animo che lo hanno sempre caratterizzato, lo aiutino a superare anche questa difficile sfida. Siamo tutti vicini a lui e alla sua meravigliosa famiglia, mandandogli tutto l’affetto possibile”.

Precedente Da partente a valore aggiunto: la nuova vita di Gosens Successivo Mercato Milan. Il Messaggero: "Si monitora sempre Ziyech ma piace anche Kolo Muani"