VERONA – L’Atalanta rimonta il Verona 2-1 e si porta a due punti dal Milan (39-37). Il solito Simeone – 12° gol in 17 giornate di campionato – sblocca la partita e obbliga gli uomini di Gasperini alla rincorsa, che piano piano alzano il ritmo e prima della fine del primo tempo pareggiano con Miranchuk. Nella ripresa la deviazione sfortunata di Tameze sul tiro di Koopmeiners beffa Montipò e ribalta il risultato: esulta il Gasp.
Gasperini e Tudor, sorprese di formazione
Barak recupera dalla febbre ma Tudor non lo lancia titolare, preferendogli Lasagna con Simeone e Caprari. Gasperini invece rispetto alla partita contro il Villarreal ne cambia sette e lascia fuori Zapata, dentro Muriel e la sorpresa Miranchuk.
Bomber Simeone, pari di Miranchuk
Il pericolo numero uno per l’Atalanta è Simeone, attacca la porta e gioca per i compagni muovendosi molto e mettendo in difficoltà la difesa della Dea, che concede un contropiede sprecato dal destro alto di Caprari. Al 22′ il Cholito non perdona: scappa in profondità e fulmina Musso sul suo palo (12° centro in 17 giornate), incerto nell’uscita. Il portiere si riscatta poco dopo negando la doppietta al bomber dell’Hellas e dando fiducia agli uomini di Gasp, che riprendono a giocare: palo di Pasalic al 33′ a colpo sicuro e pareggio di Miranchuk al 37′ dopo l’imbucata di Muriel e il tocco di Pezzella (primo gol in campionato per il russo). Il finale dell’Atalanta è in crescendo, Montipò devia in tuffo la conclusione a giro di Pasalic.
Koopmeiners ribalta il Verona
Hateboer per Zappacosta subito, Ilicic e Zapata in coppia al 55′ per Pasalic e Muriel, in mezzo l’occasione per Tameze salvata in mischia da Toloi: riparte forte il secondo tempo. Dall’altra parte Montipò mura Demiral ma al 62′, dopo gli ingressi anche di Veloso e Bessa, è Koopmeiners a sfondare il match: botta dalla distanza e deviazione decisiva di Tameze, rimonta e sorpasso, 1-2. Reazione Hellas con Faraoni, grande inserimento ma mira sballata. Poi è il solito Simeone: stop a seguire e fucilata dai venti metri che scheggia il palo esterno. La partita resta viva fino all’ultimo, spazi e contropiedi animano il finale, su uno di questi Montipò salva su Hateboer. Il forcing arrembante del Verona sbatte sul muro della Dea, non c’è più tempo.