Una voglia pazza: stadi pieni in tutta Italia

 TORINO – Il calcio chiama, i tifosi rispondono presente. Dopo due anni di stop forzato, con l’effetto Covid-19 che ha condizionato le abitudini di tutti e colpito il calcio come nessun’altra crisi economica era riuscita a fare in precedenza, il ritorno alla normalità si è specchiato nella possibilità di rilanciare le campagne abbonamenti. E pure senza un calciomercato all’altezza delle grandi potenze europee, la risposta in quasi ogni piazza è stata più che positiva. Numeri da record per Inter e Milan, ma anche la Roma ha registrato un sold out in ampio anticipo: effetto Mou più che effetto Dybala, considerando come la campagna abbonamenti era stata archiviata con il 100% di tagliandi messi a disposizione venduti prima che la Joya arrivasse a Roma. Via via, scendendo pure con i numeri complessivi, rimane un segnale assolutamente positivo per tutto il movimento. Anche perché dopo il ritorno graduale negli stadi della passata stagione, una volta per tutte i club possono così riabbracciare i propri tifosi senza restrizioni, potendo quindi registrare di nuovo a bilancio una delle fonti principali di guadagno. A pieno regime, infatti, gli introiti da botteghino rappresentavano circa il 15% del fatturato complessivo di tutto il sistema Serie A, un buco che è stato solo in minima parte attutito dai diritti televisivi ma che ha condizionato grandi e piccoli club indiscriminatamente: porte sempre chiuse nell’ultima parte di stagione 2019/2020 e per l’intera annata 2020/2021, decisamente ridotti gli introiti relativi allo scorso campionato anche dopo la riapertura. Se in ogni stadio poi sarà fondamentale la vendita di biglietti di partita in partita, nel frattempo la campagna abbonamenti ha portato soldi nelle casse dei club e una garanzia di stadio mai più vuoto.

Dybala, presentazione show: il popolo della Roma in festa

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Numeri record a Milano

Numeri record a Milano, con un bel testa a testa tra Inter e Milan che sono andate a sfondare il muro delle quarantamila tessere. Abbonamento più, abbonamento meno, il derby della Madonnina sta vedendo i nerazzurri in cima alla classifica con ben 41mila abbonamenti venduti a tempo di record, seguiti a ruota dai campioni d’Italia con circa 40mila abbonamenti. Un contesto, quello di San Siro con oltre 40mila abbonamenti sia per Inter che per Milan, che riporta il capoluogo lombardo indietro fino alla stagione 2008/2009, l’ultima che ha visto entrambi i club sfondare questo muro. Rispetto all’ultima campagna pre-Covid, è notevole la crescita dei numeri del Milan, figli anche dello scudetto sul petto: erano poco più di 32mila gli abbonati in quell’occasione.

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Roma, effetto Mourinho

Nella Roma giallorossa già da un po’ è tornato un grande entusiasmo: l’Olimpico pieno nella cavalcata in Conference League, il fiume di folla per la festa europea e ovviamente per la presentazione di Paulo Dybala, tutti episodi che lo confermano. E l’effetto Mourinho si è riversato anche nella campagna abbonamenti, perché le 36mila tessere vendute rappresentano il 100% dei posti messi a disposizione, esaurite ancora prima che il mercato della Roma mettesse a segno i supercolpi di questa fase.

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Juve e Lazio alla pari

Inter, Milan, Roma. E poi oltre il muro dei 20mila abbonamenti ci sono anche Juve e Lazio, appaiate a quota 20.200 tessere vendute. Per quel che riguarda il club biancoceleste si è segnalata un’impennata nelle vendite dopo un iniziale torpore, quando si è sbloccato il mercato anche la campagna abbonamenti ha visto la reazione positiva da parte dei tifosi. All’Allianz Stadium si è registrato un dato dalla doppia lettura: abbonamenti in calo del 27% rispetto al 2019/2020, ma il risultato ha trovato la soddisfazione del club bianconero che ha raggiunto il proprio obiettivo stagionale e sta vedendo comunque procedere già la vendita dei singoli biglietti in vista delle prime uscite di campionato. Sfiorano quota 20mila anche Fiorentina e Lecce, sfondato il muro delle 10mila tessere anche per Atalanta, Bologna, Sampdoria, Verona e Udinese. Troppo presto per trarre un bilancio della campagna abbonamenti del Napoli, partita solo la scorsa settimana. Ma una certezza diffusa c’è: mai più stadi vuoti.

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