Tra il rinnovo in stand-by e le gerarchie del gol nerazzurre: Lautaro, dicci chi sei

L’incontro di ieri tra club e agenti è stato interlocutorio, restano 2 milioni di differenza tra domanda e offerta. Intanto dal mercato non arrivano sirene, e c’è sempre da capire se sia o no un top player

Un top player o un bel talento, per ora, solamente vicino a quello status? Un attaccante insostituibile, incedibile pensando al mercato, o un ricchissimo tesoro da maneggiare con cura in vista del prossimo mercato, magari da vendere al meglio? Chi è, oggi, Lautaro Martinez? Non è una domanda tanto banale, altrimenti – soprattutto tra i tifosi – non ci sarebbe chi si pone il quesito. La verità, probabilmente, sta nel mezzo: “Tempo al tempo”, come direbbero i saggi. Parliamo di un classe 1997 che il prossimo 22 agosto spegnerà la candelina numero 24, che certamente potrebbe diventare un super big: l’Inter lo sa, per questo conta di rinnovare un contratto in scadenza il 30 giugno 2023 con ingaggio da 2,5 milioni di euro netti a stagione. Rinnovare sì, comunque a certe cifre.

Incontro interlocutorio
L’incontro di ieri tra gli agenti del ragazzo, Beto Iaqué e Rolando Zarate, è stato interlocutorio: toni cordiali, ma senza stretta di mano finale. Ne serviranno di ulteriori per azzerare la differenza tra domanda (almeno 7 milioni) e offerta (che non supera i 5), senza dimenticare la clausola rescissoria da 111, ormai scomoda sia per la società che per l’entourage, che a margine dell’incontro ha spiegato di non aver toccato l’argomento. È stato il classico il dribbling (certo, ne hanno parlato), non è da escludere che prossimamente – per il bene di tutti – possa essere cancellata. Detto questo, in vista dell’estate cosa potrebbe accadere?

Spalla, gigante, esempio
Pressoché da escludere che qualche top club possa toccare, appunto, quota 111 milioni: denaro pesantissimo di questi tempi, che forse non rispecchia ancora il reale (attuale) valore del Toro. Facile pensare che l’accordo tra società e giocatore possa arrivare a metà strada (tutti felici a 6/6,5 milioni?), considerando inoltre che – al momento – non si registrano interessi concreti: il Barcellona, mesi fa un passo dall’argentino con un contratto da circa 10 milioni a stagione, difficilmente potrà replicare quell’affondo. Si è parlato del Manchester City, magari nei ragionamenti di un eventuale post-Aguero, ma tutto tace. In assenza di offerte enormi, quindi, il futuro di Lautaro resterebbe nerazzurro: con un contratto più lungo e ricco, pronto per continuare a regalare gioie ai tifosi accanto a Lukaku. Il belga sì, top player lo è da tempo, perlomeno dal primo giorno in cui ha messo piede ad Appiano Gentile. I gol in nerazzurro sono 51 in 74 match ufficiali, quelli dell’amico 40 in 109. La differenza c’è. E non è banale, tuttavia il belga ha quattro anni in più: per questo Lautaro ha tutto il tempo per seguire la scia e sistemare quello status vicino, vicinissimo al proprio nome.

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