Totti e il figlio insultati dai tifosi della Juve prima della finale

Anche Francesco Totti e il figlio Cristian sono tra i fortunati spettatori di Atalanta-Juventus, coinvolti loro malgrado nei disordini avvenuti prima dell’inizio della gara. In occasione della finale di Coppa Italia, 4.300 spettatori hanno trovato posto sugli spalti del Mapei Stadium. In molti non sono però riusciti a trovare il biglietto per assistere alla finale di Coppa Italia, come una sessantina di ultras bianconeri che, prima del fischio d’inizio, hanno cercato lo scontro con un gruppo di sostenitori bergamaschi tra via Gramsci e via Duo. 

Atalanta-Juve, Totti e il figlio nel mirino degli ultras

Pochi minuti prima del passaggio degli autobus delle due squadre (questo ha provocato anche la deviazione di percorso dei due mezzi per motivi di sicurezza), si sono verificati alcuni disordini nei pressi di uno degli ingressi che conduce allo stadio. I tifosi della Juve hanno fatto esplodere anche un paio di bombe carta vicino ad una rotonda. Inoltre – stando a quanto si apprende da fonti investigative – su quel tratto di strada, in quel momento, si trovava Francesco Totti, in auto col figlio Cristian per raggiungere lo stadio. Alcuni tifosi bianconeri li hanno riconosciuti e hanno cominciato ad insultarli. A quel punto i dirigenti della polizia che seguono il servizio dell’ordine pubblico hanno dato l’ordine alle squadre della celere in assetto anti-sommossa di caricare, ma alla fine l’intervento diplomatico della Digos ha calmato gli animi, evitando che le due fazioni potessero entrare a contatto. Il corteo dei tifosi juventini è continuato, scortato dalla polizia, sotto la curva Sud dello stadio destinata ai sostenitori bianconeri. Dopo mezzora, i supporters sono stati convinti ad abbandonare il piazzale dello stadio e fare ritorno a casa (la maggior parte proveniva da Milano) perché privi del biglietto.

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