Torino, Giampaolo: “Preoccupato? Dal calendario, non dal Milan”

TORINO“Non mi preoccupa affrontare il Milan, prima o poi una prima in classifica devi affrontarla, quello che mi disturba è come è combinato il calendario. Il Torino è l’unica squadra che gioca in maniera così ravvicinata, con 5 partite in 13 giorni. Tutte le altre hanno mediatamente un giorno in più di recupero, a volte anche due. Quello che mi disturba sono gli impegni ravvicinati, non la partita con il Milan”. Lo ha dichiarato il tecnico del Torino, Marco Giampaolo, in vista del prossimo impegno di campionato: Lukic è un giocatore moderno, che può giocare sia davanti che come mezzala. Belotti stanco? Insieme a Rincon credo sia il giocatore col più alto minutaggio nel Torino. Quando mi dico che mi preoccupano gli impegni ravvicinati mi riferisco anche a questo. Dire che Belotti è insostituibile è una bugia: non si devono far morire i giocatori di fatica o rischiare di perderli per mancanza di lucidità o prestazione fisica. Dovrò necessariamente in queste partite chi sta meglio e chi sta peggio. Linetty imprescindibile? Forte ma può anche riposare”.

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Verso il Milan

“Il Milan anche con le assenze, ha dimostrato di essere una squadra forte. Quando riesci a conseguire un filotto di risultati utili consecutivi signiica che hai creato consapevolezza, grandissima autostima. Con le grandi finora non abbiamo mai portato a casa il risultato anche se abbiamo fatto buone partite, arriverà anche il momento in cui faremo buone gare e porteremo a casa il risultato. Tipo di turnover? Difficile programmare, questo è un campionato in cui poi non esiste proprio. Conta la partita di domani, poi farò la conta di chi siamo. I quattro risultati utili? Ci hanno permesso di uscire fuori dall’ultimo posto e stare agganciati al gruppetto. Dobbiamo lavorare sulla continuità, cercar di fare un numero di risultati utili: questa è la strada da percorrere. Con la squadra ci siamo posti un obiettivo: quello di una partita alla volta. Il nostro obiettivo è fare bene sabato. Il campionato è lungo, sono dieci mesi di travaglio. Le situazioni cambiano e le scelte possono essere diverse a seconda dei periodi, dello stato di forma dei calciatori. Sirigu e Izzo erano e sono giocatori forti, anche quando non hanno giocato. Meité, Nkoulou e Zaza sono anche loro giocatori forti, si allenano con professionalità. Ma il Torino è sopra a ognuno di noi, tutti devono partecipare per raggiungere l’obiettivo. Krunic? A Rade auguriamo di guiarire dal Covid. L’ho allenato all’Empoli, poi l’ho ritrovato al Milan anche se non l’ho praticamente allenato, veniva da un infortunio. E’ cresciuto, è forte, ha qualità, ma non verrà a giocare al Torino”.

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