Tonali: “Questo Milan è rinato. Gattuso mi ha detto di restare antico”

Il nuovo numero 8 rossonero ha parlato in vista del match di Europa League contro il Rio Ave: “Ci vuole entusiasmo e bisogna dare il meglio perché è una partita che ci farebbe accedere ai gironi”

Nel segno della continuità e del bel gioco. Il Milan ha intrapreso un percorso che sta portando vittorie ed entusiasmo. Dopo il bel successo di Crotone, la squadra di Pioli sta preparando il match playoff di Europa League contro il Rio Ave. Vincere significherebbe accedere direttamente alla fase a gironi. Lo sa bene anche Sandro Tonali che ha fatto il suo esordio con la maglia rossonera proprio in Europa contro lo Shamrock-Rovers: “La stiamo vivendo con tutte le precauzioni, – spiega il numero 8 in un’intervista a Dazn – rispettando le regole che ci hanno dato. La massima concentrazione è sulla partita contro il Rio Ave. Fare parte di questo gruppo che sta rinascendo – e che è rinato dato che negli ultimi mesi stiamo giocando veramente bene – fa sicuramente piacere. È una partita in cui gli avversari sono molto bravi. Ci vuole entusiasmo e bisogna dare il meglio perché è una partita che ci farebbe accedere ai gironi d’Europa e quindi un match molto importante per noi. Dobbiamo vincere, è l’unica cosa che ci interessa”.

RESTARE ANTICHI

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Il centrocampista ex Brescia ha svelato i dettagli della “famosa” chiamata fatta all’attuale tecnico del Napoli, Gennaro Gattuso, poco prima che passasse al Milan: “Ci siamo chiamati spesso io e Rino. Era solamente una chiamata per fargli sapere che sarei diventato un giocatore del Milan e che avrei preso l’8. La prima cosa che mi ha detto è stata “rimani antico” sia fuori che dentro il campo, di giocare e andare sempre a 100 all’ora, quello che faceva lui insomma”.

PRESENZA IBRA

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Assente momentaneamente dal gruppo a causa della sua positività al Covid, Ibrahimovic dovrà seguire i propri compagni da casa. Ma per Tonali il centravanti svedese sta mostrando comunque la sua vicinanza alla squadra: “Ci siamo conosciuti e mi è stato molto vicino in tanti momenti. Ibra è uno di quei giocatori che riesce a caricarti nei momenti in cui sei più spento. Prima delle partite ci è molto vicino e anche se non può in questi momenti, noi lo sentiamo vicino”.

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