Il presidente della Liga: “Agnelli, Laporta e soprattutto Perez si sveglino,anche Infantino non si è comportato bene. Se l’Uefa sanzionerà le spagnole appoggerò la decisione”. Ceferin: “Vogliamo massimizzare la passione, non i profitti”
27 maggio – MADRID
Questa mattina a Madrid si è svolto il Club Advisory Panel dell’European Leagues. Tra gli altri sono intervenuti il presidente della Uefa Aleksandr Ceferin e il presidente della Liga Javier Tebas. Si è parlato tanto di Superlega, e ai tre membri superstiti dell’organismo secessionista saranno fischiate le orecchie.
Salvatori e idioti
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Tebas è stato molto duro: “La Superlega non è morta, Florentino Perez, Laporta e Agnelli sono i naufraghi della Superlega: credono di essere i salvatori del calcio e che tutti gli altri sono degli idioti. È un pensiero caro specialmente al signor Florentino Perez. In realtà i tre devono darsi una svegliata, perché il loro intento è solo che i giocatori ricchi possano avere un Ferrari in più nei propri garage”.
Attentato
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“La Superlega va contro la meritocrazia, e per questo rappresenta un grande pericolo, qualcosa che non possiamo consentire. È un attentato contro le basi dello sport e contro quello che è il motore fondamentale tanto dei tifosi come dei club. Ed è un attentato contro la stabilità economica, perché contempla solo l’interesse di pochi e il suo intento è quello di svuotare le leghe nazionali”.
Contro Infantino
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“E sono sulla stessa linea i progetti della Fifa come il Mondiale per Club ampliato o il Mondiale a cadenza biennale. Anche Infantino non si è comportato correttamente. Ha pensato solo ai grandi club, e pertanto in tutta questa storia ha tenuto parecchio a che vedere. Lui e il suo circolo ristretto”.
Il castigo
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“Ci piacerebbe che i tre club rimasti in Superlega possano giocare in Champions, però se smettono di fare idiozie. Bisogna prendersi le responsabilità delle proprie azioni: non puoi fare un colpo di stato, far finta di nulla e per di più dire che non vuoi trattare. Se la Uefa deciderà di sanzionare i tre club appoggerò la decisone, anche se due delle società sono spagnole. Noi come Liga non difenderemo nessuna squadra spagnola sanzionata. I fatti non hanno nulla a che fare con la nazionalità. Se la Uefa ha un accordo giuridico per sanzionarli, la Liga non dirà nulla. Difenderà la maggior parte dei suoi club, non uno o due. E poi ritengo che la Champions sia pronta a non avere tra le sue partecipanti Real Madrid, Barcellona e Juventus. La competizione è sopravvissuta senza problemi anche senza il Manchester United per cinque anni. Il Milan è stato espulso dalle coppe europee. Nessuno è essenziale in Europa. Ripeto, vorremmo che giocassero, ma i fatti sono i fatti e la UEFA deve agire”.
Passione e profitti
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Ceferin è stato meno veemente nel suo intervento: “Sono confortato dalla reazione di club, di associazioni, tifosi, giornalisti e politici contro la Superlega, una reazione travolgente. Questa risposta ha sottolineato nuovamente l’importanza della nostra unità. Potete essere certi che l’Uefa si impegnerà a supportare la piramide del calcio. Noi vogliamo massimizzare la passione, non i profitti. Non vogliamo distruggere e dividere, insieme siamo più forti. Tutte le leghe e tutti i club, e tutti i tifosi sono tutti importanti per mantenere insieme il mondo del calcio. I grandi club non diventano grandi da soli. L’ironia del tentativo fallito della Superlega è che aspiravano ad altezze maggiori distruggendo la base su cui si trovavano, non capiscono cosa vuol dire essere parte del mondo del calcio”
27 maggio 2021 (modifica il 27 maggio 2021 | 18:10)
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