Super Osimhen stende il Verona: il Napoli torna a -3 dal Milan

La squadra di Spalletti si riscatta dopo il k.o. col Milan. L’Hellas si sveglia tardi con un gol di Faraoni e poi resta in dieci per l’espulsione di Ceccherini. Rosso pure a Faraoni

Dal nostro inviato Maurizio Nicita @manici50

13 marzo – Verona

Effetto Osimhen nella corsa scudetto. Una doppietta del nigeriano rilancia il Napoli che batte con merito il Verona che dovrà affrontare anche le milanesi e gli azzurri a questo punto avrebbero tutto da guadagnarci. Spalletti sistema la sua squadra che finalmente gioca per il suo centravanti cercando il fondo per il cross. E su due di queste azioni il centravanti colpisce di testa e di piede. Sembra quasi semplice e in effetti il calcio lo è. Un Verona rimaneggiato dietro e in mezzo non è riuscito quasi mai a fare il proprio gioco e l’ha messa tutta sui nervi mantenendo il risultato in bilico sono in fondo ma non è bastato.

Ecco il 4-3-3

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Tudor deve rinunciare a diversi giocatori e pur ritrovando Barak soffre dietro e a sinistra. Spalletti invece deve dare una scossa ai suoi e decide di passare al 4-3-3 sacrificando Insigne (c’è Lozano a sinistra) e Zielinski. La mediana con Lobotka basso e Anguissa e Fabian mezzali ispirate. Più che il sistema cambia la mentalità perché il Napoli fa… il Verona e gli riesce pure meglio visto la qualità che ha. Pressing alto e molto aggressivo che mette in crisi la mediana gialloblù e soprattutto verticalità nell’azione come non si vedeva da troppo tempo.

Le capocciate di Osimhen

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Al 10’ Simeone dalla grande distanza sferra un destro di poco fuori, da segnalare perché di fatto è l’unico tiro nel primo tempo del Verona. Che va sotto al primo affondo. Quando Politano trova la linea di fondo e col destro, non il suo piede migliore, mette una palla tesa sul primo palo che di testa Osimhen perentoriamente butta in rete. Da questo momento il Verona perde le misure in mezzo al campo mentre il Napoli ritrova autostima e comanda la gara. Serve il miglior Montipò per sventare un micidiale sinistro a giro di Fabian Ruiz. Poco dopo Lozano spreca un contropiede servendo male il liberissimo Osimhen. E verso la chiusura del tempo è ancora Fabian Ruiz in contropiede a fintare il sinistro per mettere a terra il marcatore in scivolata e tirare di destro sul secondo palo: di poco a lato. Intanto Depaoli si fa male e Tudor deve arrangiarsi spostando Tameze a sinistra e inserendo centrale Bessa.

Razzismo

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A inizio ripresa in una mischia in area Ospina resta a terra per uno scontro duro con Ceccherini, poi è Gunter involontariamente a colpire Osimhen per terra ma il clima sugli spalti è brutto, definirlo da arena dei gladiatori è quasi un complimento. Il giudice sportivo scriverà di “discriminazione territoriale” ma fra buu e cori irripetibili questo è razzismo. Tra l’altro ricambiato con cori altrettanto beceri dagli oltre due mila napoletani presenti.

Cambio di ali e raddoppio

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Chiusa l’amara parentesi, torniamo alla partita. Con Spalletti che per tenere i ritmi alti cambia le ali. Fuori Politano e Lozano che hanno fatto bene, dentro Elmas e Insigne. Ora il Napoli preferisce un palleggio più orizzontale, visto che il pressing del Verona non morde. Ma gli azzurri trovano il guizzo… su fallo laterale. Elmas è veloce a batterlo, Ceccherini meno rapido a chiudere e si apre un’autostrada per l’ottimo Di Lorenzo che arriva fin quasi all’area piccola e poi serve il più comodo degli assist per Osimhen che raddoppia.

Orgoglio Hellas

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E quando meno te l’aspetti ecco venire fuori l’orgoglio del Verona. Con Tameze che lavora bene un pallone a sinistra e mette in mezzo dove Faraoni di testa anticipa Mario Rui e mette alle spalle di Ospina, al primo tiro nello specchio. Ma mentre il Verona prova il forcing, in mezzo Ceccherini compie un fallo di mano volontario ed essendo già ammonito viene espulso da Doveri. Il Napoli torna in controllo e sfiora anche il terzo gol con Di Lorenzo, Elmas e Mario Rui che colpisce la traversa. A partita conclusa tensioni in mezzo al campo con Faraoni che viene espulso.

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