Maignan a tutto campo: esce, para e… architetta la punizione del gol

Prestazione convincente del francese contro l’Empoli. Con una “chicca”: è stato a lui a sistemare la “contro-barriera” rossonera sul calcio piazzato che ha portato alla rete di Kalulu

L’ultimo pallone pericoloso è andato a prenderselo di prepotenza: un’uscita alta non banale al ’95, con l’Empoli che scaraventava in area tutto ciò che poteva per provare ad agguantare il pareggio. Del resto, che Mike Maignan abbia fiducia nei propri mezzi non è una novità: anzi, semmai un eccesso di confidenza in questo campionato è costato una vittoria al Milan nella trasferta di Salerno. Fare il conto dei punti guadagnati e persi per meriti/demeriti del portiere è un giochino divertente, ma con poche basi concrete: troppe variabili da considerare per ottenere una cifra attendibile. Nel caso di Maignan, però, è evidente che la bilancia penda dalla parte positiva: rarissime le occasioni in cui ha influito negativamente sul risultato, frequenti invece quelle in cui è stato decisivo per il Diavolo.

Multi-tasking

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Contro l’Empoli, “Magic Mike” ha vissuto una serata abbastanza tranquilla. Come spesso accade ai portieri delle grandi squadre, è stato chiamato in causa all’improvviso, dopo essersi limitato all’ordinaria amministrazione. E non ha tradito: il tuffo per evitare che la punizione deviata dalla testa di Luperto si trasformasse nell’1-1 è stato notevole per reattività ed efficacia. Il 7 nella pagella Gazzetta se l’è conquistato lì. Ma non è per questo motivo che Maignan ha fatto parlare di sé sui social, bensì per una curiosa scena avvenuta pochi secondi prima del gol di Kalulu: a bordo campo per dissetarsi, Mike s’è trovato ad avere una visuale perfetta per dare suggerimenti ai compagni che disturbavano la barriera predisposta da Vicario. E ha vestito i panni del suggeritore, telecomandando a distanza la “contro-barriera” rossonera. L’1-0 non è arrivato direttamente dal calcio piazzato di Giroud, ma Kalulu è stato sveglio e freddo nel calamitare il pallone e indovinare la traiettoria vincente.

In ascesa

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Tutto materiale per far sorridere i milanisti, sempre più in luna di miele col loro portiere. E più di qualcuno, com’è ovvio che sia, ha sottolineato il contrasto tra il momento d’oro del francese in Italia e il momentaccio dell’italiano in Francia, inteso come Donnarumma. In realtà, la maggioranza del tifo rossonero non sembra curarsi troppo dei tormenti di Gigio: c’è ben altro su cui concentrarsi, col Milan primo in classifica e in semifinale di Coppa Italia. Ecco, forse il più grande merito di Maignan è proprio questo: aver offerto un rendimento talmente costante e affidabile da far scivolare Donnarumma molto in fretta tra i ricordi del passato. Non c’è modo migliore per suturare una ferita “amorosa” che dimenticare e guardare avanti.

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