L’argentino Luca Ocampos, 22 anni. Lapresse
Primo tempo divertente, ripresa senza troppe emozioni: è stata una partita a due facce quella che si è giocata a Marassi, con il Genoa in campo per il riscatto dopo la batosta presa con l’Atalanta e l’Udinese impegnata a passare dalla parte sinistra della classifica. Perciò mister Juric si affida al bomber Pavoletti, affiancato da Rigoni e Ocampos, mentre per la squadra di Delneri (in campo col 4-3-3) in avanti ci sono De Paul, Zapata e Théréau, che, servito da Widmer, rompe la monotonia iniziale all’11’ con un bel piattone centrale che finisce alle spalle di Perin. Pronta la reazione dei padroni di casa, che si lanciano all’attacco e dopo numerosi tentativi a vuoto, soprattutto con lo scatenato Pavoletti, si sbloccano con Ocampos, al suo primo centro in Serie A, che al 24’ insacca di testa sul secondo palo. Un gol che dà il via a una fase di dominio genoano, con gli avversari che si limitano al compitino e rischiano grosso al 39’ quando Zapata, solo davanti alla porta, si divora la rete del 2 a 1. Ritmi più bassi e meno occasioni da gol nella ripresa, con Juric e Delneri che sventolano una girandola di cambi per tentare di ravvivare il gioco, fattosi nel frattempo più falloso, ma il risultato non si sblocca, nonostante le velleità dei padroni di casa che sembrano letteralmente padroni anche del campo. L’Udinese, meno lucida, subisce, e al 37’ rischia la beffa con Lazovic (alto di poco), poi però riesce a contenere gli avversari e a risalire sul pullman con un punto che, da quanto si è visto sul campo, diviene preziosissimo.
A BREVE IL SERVIZIO COMPLETO DEL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO
