Speranze Juve, tutto su Di Maria

TORINO – Tutto su Di Maria. La classe dei singoli e la qualità complessiva fanno la differenza e la Juve lo ha sperimentato molto bene sulla propria pelle nella disfatta di Napoli. Sotto questi punti di vista, i bianconeri si sono dimostrati inferiori ma hanno un appiglio sicuro cui aggrapparsi d’ora in avanti, il Fideo. L’argentino è stata l’unica eredità positiva di una notte da dimenticare; l’unico capace di accendere sempre la luce e di incidere, nonostante le difficoltà della squadra. Non poteva esserci notizia migliore per Allegri che, come l’intero mondo juventino, ha atteso per metà stagione che Angel dimostrasse anche in Italia il suo valore e che ora trova un motivo di speranza per ripartire dopo l’umiliazione subita dalla capolista. C’è ancora metà campionato da disputare con il traguardo minimo del quarto posto da conquistare; ci sono Europa League e coppa Italia da onorare e con Di Maria in versione Seleccion tutto potrebbe diventare più semplice.

Lotta

«La lotta è iniziata» è il pensiero affidato ai social dal Fideo, un modo per resettare e rilanciare immediatamente le ambizioni. La Juve ha bisogno estremo del suo campione del mondo e alla Continassa l’auspicio è che, grazie al Mondiale, sia davvero nato un nuovo Di Maria anche in bianconero. La finale di Doha contro Francia è ancora negli occhi di tutti ma la Juve non ha mai potuto ancora godere del rosarino nella sua massima espressione di giocatore totale, dominante, decisivo. Fino al viaggio in Qatar, il vero Angel si era apprezzato soltanto a sprazzi. L’esordio in A aveva fatto sognare, gol e assist contro il Sassuolo, poi una notte sontuosa con il Maccabi Haifa in Champions League. Bagliori, costellati però anche dal buio di tre infortuni, dell’espulsione di Monza e di un rendimento non in linea con le attese, tanto che in molti gli avevano imputato di essere più focalizzato sul Mondiale che sulla Juve. Adesso tutto sembra essere tornato alla normalità: aver coronato il sogno di una vita di vincere la coppa del Mondo ha ridato slancio e motivazioni ad Angel che, dopo i lunghi festeggiamenti, è ripartito nel modo migliore. Ha saltato la Cremonese per un problema ad una caviglia e si è ripresentato con un’oretta positiva contro l’Udinese e con lo show di Napoli. Traversa, assist, gol: inutili ai fini del risultato ma utili a certificare che Di Maria sta tornando il giocatore che la Juve ha fortemente inseguito per poter sparigliare.

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Con Dusan

Allegri lo sta impiegando alle spalle del centravanti – prima Kean, poi Milik – e l’argentino si trova a meraviglia a galleggiare sulla trequarti di tutto il fronte offensivo, godendo della massima libertà di movimento che gli ha concesso il tecnico per lasciare spazio alla sua creatività. Adesso l’attesa è tutta per il rientro di Vlahovic per ripristinare il tandem che si è visto a singhiozzo finora e che potrebbe determinare le fortune della Juve. Senza contare che, dal 3-5-2 attuale, Max potrà tornare al 4-3-3 pensato in estate che prevedeva un tridente Di Maria-Vlahovic-Chiesa, con Pogba, altro recupero pesantissimo in arrivo, a centrocampo. Per il momento, la Juve si aggrappa al Fideo: sicuramente per la seconda parte di stagione; nel futuro, con il contratto che scadrà a giugno, chissà. 


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