Dopo il 2-0 rifilato a domicilio ll’Albania che ha regalato alla Spagna il primo posto nel girone in coabitazione con l’Italia, a far notizia non sono di certo i gol di Diego Costa e Nolito che hanno deciso il match in favore delle furie rosse, ma ha far discutere è il comunicato ufficiale con cui Gerard Pique dice addio alla nazionale spagnola: Russia 2018 sarà il suo ultimo Mondiale (Italia permettendo). Il difensore del Barcellona, già campione del Mondo nel 2010 e d’Europa nel 2012, saluterà la nazionale a soli 31 anni.
il comunicato — “(Il Mondiale in Russia 2018) Sarà la mia ultima competizione con la maglia della Nazionale – ha spiegato il numero 3 spagnolo- È una cosa su cui ho meditato molto”. Un addio che porta con sé una malcelata vena polemica, viste le posizioni politiche del difensore del Barcellona, da sempre a favore dell’indipendenza della Catalogna. “Ho sempre dato tutto per questa maglia e su questo non c’è dubbio -dice senza nascondere l’intenzione di togliersi qualche sassolino dalle scarpe – C’è gente che crede che sia meglio che io non stia più qui. Sono entusiasta del progetto di Julen (Lopetegui) e per questo che non lascio oggi. Abbiamo cominciato insieme e finiremo insieme”.
La manica lunga “incriminata” che non riporta i colori della nazionale spagnola, LAPRESSE
la polemica — A far scattare l’ultima polemica è stata la maglia indossata da Pique nel match contro la squadra di Gianni De Biasi: il difensore catalano aveva quella con la manica lunga, che a differenza di quella corta non prevede il bordino raffigurante i colori giallo e rosso della Nazionale. Una scelta secondo alcuni dettata da quello e non dal freddo. In tal proposito è intervenuta anche la federazione spagnola in difesa di Pique: “La divisa Adidas con la manica lunga non prevede la presenza del bordo con i colori nazionali. Anche Sergio Ramos ha indossato lo stesso tipo di maglia…”.
