Shevchenko: “Mia madre e mia sorella ancora bloccate in Ucraina”

L’ex rossonero a Sky Sport: “Si trovano a Bucha: non c’è cibo nè elettricità e i corridoi umanitari sono stati attaccati dai russi. Rischierebbero di più a cercare di uscire”

Grande preoccupazione per le sorti di sua madre e sua sorella. Andriy Shevchenko, ex attaccante ucraino del Milan, lo ha dichiarato in un’intervista a Sky Sport News: “Ci sono state molte battaglie. Mia madre e mia sorella hanno ospitato alcune persone che si sono trasferite con loro, perché si trovavano in condizioni terribili. A Bucha non c’è cibo, non c’è elettricità. Sono amici di mia sorella e da cinque giorni vivevano sottoterra in un seminterrato. Ci sono stati terribili bombardamenti in quella zona. Bucha e le vicine Irpin e Hostomel: conosco bene queste città e sono state completamente distrutte. Non sono rimasti edifici. Andavo a Bucha per allenarmi quando ero un giovane giocatore. È terribile”, ha dichiarato Sheva.

Corridoi

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Un messaggio per aiutare il suo popolo lanciato da Sheva era stato trasmesso sugli schermi di San Siro prima del derby di Coppa Italia e il Milan proprio oggi ha annunciato una donazione della sua Fondazione che ha dato il via a una raccolta solidale a favore della Croce Rossa. “I corridoi umanitari sono stati attaccati dai soldati russi. Se mia madre e mia sorella cercassero di andarsene, penso che sarebbe più pericoloso per loro” ha poi aggiunto Sheva.

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