Milan-Sassuolo, per Giorgio Squinzi è un “conflitto di sentimenti”. Da una parte la passione per il Milan, la squadra del cuore, dall’altra l’amore per il Sassuolo, la sua creatura. Il presidente degli emiliani soffre per la situazione dei rossoneri e proprio non si immagina un Milan in mani cinesi:
“E’ difficile capire che stia succedendo, anche da tifoso rossonero” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport – “Di sicuro, i cinesi non investirebbero per passione ma solo per business. E’ lo stesso problema dell’Inter, senza la passione di Moratti e Berlusconi non sarà la stessa cosa. Comprare il Milan? E’ un impegno non da poco, soprattutto se sono vere le cifre che si sentono. Non ho lavorato una vita, e con me la mia famiglia, per comprare il Milan”. Squinzi individua il periodo d’oro dei rossoneri: “Io resto sacchiano, quello è il periodo a cui sono più legato. Però ricordo bene di aver visto la prima partita di Rivera con il Milan a Milano. Nel Milan attuale mi piacciono i giovani, come De Sciglio. Il Milan ne cresce alcuni bravi, anche Paloschi e Verdi mi sembrano interessanti. So che in estate abbiamo tentato di prendere Calabria, ma non si è trovato l’accordo economico”.
Chi è il favorito a San Siro? Abbiamo tanti infortunati, compreso Berardi che quando vede il Milan di solito si scatena. Non è un numero di assenze normali, quindi i favoriti non siamo noi. Lirola però è bravo e guardate come gioca Politano. E’ 1.70, ma è un giocatore vero. Champions? In realtà spero di arrivarci comunque, anche con questo mercato di giovani. Abbiamo preso ragazzi di qualità, che tra qualche tempo ci verranno chiesti dalle grandi squadre. Poi ci sono Berardi e Di Francesco, che per stare con noi hanno rinunciato a dei soldi. Poi non mettiamo limiti alla Provvidenza…”.
Il futuro del Sassuolo per quanti anni porterà il nome degli Squinzi? “Mio figlio non ha proprio la passione del calcio, mia figlia un po’ di più ma forse lo fa per compiacermi. Per il calcio ho una sola soluzione: tornare agli italiani per riportare la gente allo stadio. L’Udinese, contro di noi, aveva solo stranieri…Rimpianti? Uno. Aver lasciato andare via Allegri. Per il resto, abbiamo ragionato sempre e sbagliato poco. Max il miglior allenatore del Sassuolo? Forse sì ma state attenti. Anche Eusebio è super”.