Sassuolo, ecco Dionisi: “L’eredità di De Zerbi è pesante, ma stimolante”

Inizia l’era di Alessio Dionisi al Sassuolo. Dopo l’addio di Roberto De Zerbi, la società neroverde ha deciso di puntare sull’allenatore che ha riportato in Serie A l’Empoli proprio al termine della scorsa stagione. Queste le parole del nuovo tecnico del Sassuolo nella conferenza stampa di presentazione (accanto a lui è presente anche l’ad Giovanni Carnevali), importanti anche per i fantallenatori: “So che l’eredità è pesante, ma per me è stimolante. Sarà sicuramente un’esperienza formativa, ho sentito e ringraziato il mister e lo ringrazio anche per la squadra che mi ha lasciato. La vivo serenamente, con equilibrio, questa deve essere la base. Sono emozionato, ma molto molto stimolato. Ho scelto Sassuolo perché loro hanno scelto me e per il trascorso della società, che sta dimostrando sul campo un’identità ben precisa. Credo sia la scelta giusta per me per cercare di dare continuità al mio percorso”.

NAZIONALI – “Sto seguendo e tifando anche io, ci stanno rendendo tutti orgogliosi gli Azzurri. Molto importante che ci siano Berardi, Locatelli e Raspadori. Bene che si esaltino in nazionale, ma le scelte non spettano a me su di loro. Sapete benissimo che la sostenibilità della società passa anche dal mercato. Li vorrei allenare tutti io, poi le scelte spettano ai dirigenti”.

DE ZERBI – Di seguito le successive parole di Dionisi, riportate da Sassuolonews.net: “Il mister ha fatto una scelta coraggiosa, lo ammiro. E’ stato molto disponibile. Spesso vediamo le persone solo di facciata, poi a luci spente anche gli allenatori sono disponibili e lui con me si è reso disponibile. C’è stata una telefonata per avere informazioni sul suo percorso e cercherò di fare tesoro dei consigli fermo restando che io sono io e cercherò di farmi”.

CENA CON ALLEGRI – “Non ancora. Mi sto avvicinando sempre di più. E’ passato di qua, giocheremo contro, spero di riuscire a incontrarlo”.

AMBIENTE – “Ho avuto una ottima impressione, fermo restando che il primo periodo è sempre di conoscenze e sorrisi ma le impressioni conferma l’idea che mi ero fatto da fuori. Poi le persone si pesano nei momenti difficili perché si vivono dei momenti difficili nel calcio ma le impressioni sono molto positive. Ho trovato un ambiente motivato, ho già sentito i ragazzi. Domani inizieremo come gruppo squadra e lì inizieremo a conoscerci ancora più a fondo. Ho trovato un gruppo sano e voglioso di dimostrare ancora. Confermarsi è difficile, forse ancora di più che arrivarci, fermo restando quello che è stato fatto è difficile ma confermarsi a ottimi livelli è difficile e per noi deve essere uno stimolo”.

MODULO – “Il Sassuolo dell’anno scorso giocava bene e ottenendo risultati. Questo è l’obiettivo: giocare, riconoscersi e mettere i giocatori in condizioni di esprimersi. Ci sono giocatori bravi, li devo mettere nelle condizioni di far bene. Non ho mai pensato di fare un sistema di gioco per quello che penso io, vorrei che si giocasse per un’idea comune che è quella dell’allenatore. Il sistema di gioco vedremo. L’idea è quella di dare continuità, sarebbe folle pensare di cambiare in partenza, poi dopo non lo so, non chiudo le porte a niente. Alessio Dionisi non è il mister del 4-3-1-2, non l’ho mai pensato, fino a qualche anno fa non mi piaceva per niente quel sistema, se mi avessi chiesto due anni fa quel sistema di gioco non mi piaceva. Vorrei allenare i giocatori che fanno parte del Sassuolo Calcio e così sarà”.

MERCATO – “Non ho fatto richieste alla società, provvederò in separata sede, cercando di dare più continuità possibile ai risultati. Una società che ha sempre cercato sostenibilità. Bajrami è un giocatore bravo ma non ne abbiamo parlato, non credo che un allenatore abbia bisogno di portarsi dietro i giocatori se i giocatori ci sono perché il Sassuolo ha tanti giocatori e bravi. Passerà soprattutto da chi rimarrà e penso che la maggior parte rimarranno e attraverso la conoscenza e il ritiro le cose si valuteranno. Non siamo entrati nello specifico, tanto meno non da parlarne qua”.

NO ALLA SAMP – “Dionisi e il Sassuolo si sono incontrati, si sono innamorati e si sono sposati. Negli innamoramenti ci sono dei mezzi ripensamenti, avvicinamenti, la Sampdoria è stato questo. Speravo che il Sassuolo riuscisse a trovare un accordo con l’Empoli e tutto è andato bene. Sul bel gioco dico che non credo nella definizione il mio calcio, il suo calcio. Io credo che l’allenatore debba essere credibile con i giocatori e valorizzare il materiale umano a disposizione. Salernitana ed Empoli sono salite in A, sono state le prime, io avrei rubato qualcosa alla Salernitana perché l’obiettivo dell’allenatore è fare risultati e fare gioco, tra giocare bene e giocare male scelgo il primo, ma chi non lo farebbe? Il mio miglior calcio? Speriamo il prossimo”.

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