Sabatini: “Mourinho fa magie. Dybala? Gli ho detto io di andare alla Roma”

L’ex dirigente giallorosso critico sul caso plusvalenze (“Da noi mai fatte”) e sulla la vicenda Juve (“punti dati, tolti, restituiti:; una cosa imbarazzante”). Poi il ricordo dell’amico Mihajlovic: “Mi manca tantissimo”

Poco importa se sullo scranno di direttore sportivo di Trigoria, dal giorno del suo addio, si siano alternati quattro dirigenti. Perché nonostante l’inesorabile scorrere del tempo, l’amore per i colori giallorossi e la voglia di veder primeggiare la “sua” Roma sono sentimenti che non hanno abbandonato il cuore e la mente di Walter Sabatini. Gli anni trascorsi al Fulvio Bernardini rappresenteranno per sempre un capitolo indelebile nella vita dell’ex dirigente romanista, rimasto ammaliato dal lavoro svolto nella Capitale da José Mourinho. Un impegno prezioso, che ha consentito al club di raggiunge la terza semifinale europea consecutiva (la quarta nelle ultime sei stagioni): “La Roma attuale è una squadra scientifica che sa come e quando colpire l’avversario, che ha vinto e vincerà ancora tante partite – spiega Sabatini ai microfoni di New Sound Level – è un gruppo che l’allenatore sta gestendo veramente in maniera scientifica, non sbaglia una mossa. Guardate la riunione tecnica che Mourinho ha fatto con la squadra sotto la curva nella partita con il Feyenoord, una magia vera, ha caricato l’ambiente, la squadra, l’ha rimandata in campo per i tempi supplementari con una mentalità e una pienezza emotiva di poter affrontare la partita fuori dal comune ed è stato un risultato straordinario. Se pensate che a 40/50 secondi dalla fine la Roma era fuori dalla coppa, mentre invece Pellegrini ha fatto il Totti e Dybala ha fatto il Dybala – tutto a tempo scaduto – è stata una magia calcistica”.

DYBALA

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Impossibile per un “segugio del talento” come Sabatini non soffermarsi sull’impatto di Paulo Dybala sulla rosa Roma. E sulla scelta dell’argentino di trasferirsi all’ombra del Colosseo potrebbe aver influito anche il parere dell’ex ds romanista: “Un campione come lui va protetto e accompagnato, nessuno meglio di Mourinho sa farlo. È ovvio che il rendimento di Dybala è anche legato alla guida prodigiosa del tecnico che sa gestire al meglio un giocatore di talento visto che ne ha allenati tantissimi. L’estate scorsa avevo visto Paulo ad una premiazione e gli avevo consigliato: vai a Roma, tu sei il calciatore giusto per stare nella Roma per la tua psicologia, per il tuo modo di giocare. Vai a Roma senza il minimo dubbio. Quello è il tuo pubblico, quella è la città ideale dove ti realizzerai compiutamente, come sta facendo”. Poco importa dunque la modalità che ha consentito ai Friedkin di ingaggiare uno dei top player del campionato italiano, arrivato nella Capitale senza costi di cartellino: “Sinceramente a me non piacciono molto i parametri zero perché a questo tipo di acquisti devi concedere stipendi ‘impagabili’ mentre con le operazioni pagando il cartellino riesci a calmierare gli ingaggi. Certo se i parametri zero sono tutti come Matic vale la pena farli…”.

PLUSVALENZE

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Discorso diverso invece quando si parla di plusvalenze. Un modo di fare mercato sposato ampiamente da Sabatini durante la sua permanenza a Roma, ma nel rispetto delle regole. L’ex dirigente tiene a precisarlo prima di toccare il tasto Juventus e le vicende giudiziarie che vedono coinvolti i bianconeri: “Quella delle plusvalenze è una cattiva abitudine per sanare i bilanci con qualche trucco che la Roma non ha mai adottato, certamente non la mia Roma, che ha fatto sempre plusvalenze reali. Per quanto riguarda i punti dati, tolti, poi rimessi, questo è imbarazzante, perché non credo che possa essere accettabile questo tipo di atteggiamento. Il campionato deve avere le sue certezze, i punti devono essere quelli che devono essere, è singolare che ancora oggi la pena sia sospesa. Questo lascia tutto in un clima di incertezza che coinvolge troppe società e francamente non depone a favore della regolarità del campionato. Perché le squadre, come la Roma ad esempio, che stanno lottando per la zona Champions, sono in grande imbarazzo, ovviamente”. E ancora: “Questa è una pagina grigia nel nostro calcio, in controtendenza invece a un momento straordinario delle nostre squadre in Europa, quindi è veramente un peccato”.

MIHAJLOVIC

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Toccante il ricordo dell’amico Mihajlovic, che aveva collaborato con Sabatini al Bologna: “Siniša mi manca tantissimo. È stato un grande amico, ci vedevamo spesso con le famiglie. Un uomo generosissimo, leale, la sua morte è stato un dolore forte, una perdita angosciante. Non passa giorno che il mio pensiero non vada a lui”.

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