Roma, voglia di tridente. Mourinho ritrova gol e attaccanti

Col Feyenoord il tecnico può contare su Abraham e Pellegrini rigenerati dalla vittoria con l’Udinese e deve decidere se utilizzare Dybala

Un attacco a tre stelle. Quello che José Mourinho sta studiando per giocarsi la permanenza in Europa e continuare ad inseguire il sogno di conquistare un nuovo trofeo. I presupposti giusti sembrano esserci: nonostante il ko dell’andata, il Feyenoord non ha dato l’impressione di essere una corazzata insuperabile e – anzi – la sensazione dello spogliatoio romanista è stata quella di aver subìto una sconfitta ingiusta. Ma soprattutto c’è la consapevolezza di avere tutte le armi a disposizione per ribaltare l’1-0 del De Kuip. A spingere la squadra verso una rimonta che regalerebbe al club dei Friedkin la quarta semifinale europea nelle ultime sei stagioni, ci saranno quasi 70mila romanisti. Un fattore che ha già fatto la differenza nelle magiche serate europee vissute la scorsa stagione con Bodo Glimt e Leicester. Ma a far sorridere lo Special One sono soprattutto i segnali raccolti nelle ultime ore tra infermeria e campo.

Abraham

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Tra le note positive della vittoria ottenuta domenica scorsa con l’Udinese c’è senz’altro il ritorno al gol di Tammy Abraham (non segnava da inizio febbraio). Dopo aver superato lo spavento per il problema alla spalla accusato all’andata, il numero 9 è tornato a esultare Un gol che sembra averlo riconciliato con una parte della piazza che, nelle ultime settimane, non aveva nascosto il proprio dissenso per la stagione sottotono vissuta dall’inglese.

Pellegrini

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Il successo sui friulani ha fornito nuova linfa anche a Lorenzo Pellegrini, tornato al gol su azione in Serie A a 560 giorni dall’ultima volta e – soprattutto – autore di una prestazione maiuscola dopo il rigore sbagliato nel match d’andata con il Feyenoord. E ora il capitano, dopo aver registrato il sostegno incondizionato della Curva (gli è stato dedicato uno striscione), vuole tornare a fare la differenza anche in Europa, magari con una rete che cancellerebbe l’errore dal dischetto commesso a Rotterdam.

Dybala

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Ma le notizie più attese sono quelle che riguardano Paulo Dybala e l’adduttore che lo aveva costretto a chiedere il cambio durante la gara d’andata. La Joya ha assistito in tribuna alla sfida di domenica scorsa e ieri, dopo un consulto con lo staff sanitario di Trigoria, non si è allenato insieme al resto della squadra. Una scelta che rientra nella “gestione programmata” studiata dai medici della Roma per prevenire noie e infortuni muscolari. Proprio per questo lo stato di salute dell’argentino non preoccupa. Il numero 21 ha già dato la propria disponibilità a scendere in campo con il Feyenoord: spetta all’allenatore adesso decidere se farlo giocare dal 1’ o utilizzarlo come arma in corsa. I dubbi verranno sciolti soltanto dopo la rifinitura di domani ma, al momento, sembra complicato immaginare la formazione che affronterà gli uomini di Slot senza Dybala nell’undici titolare. Nella partita più importante della stagione Mourinho potrà dal 1’ contare sul miglior tridente a disposizione. Difficilmente deciderà di privarsene.

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