Roma, rivoluzione in porta? Perché Svilar sale e Rui Patricio rischia

ROMA – È vero che il tiro di Folorunsho ha preso una strana traiettoria, ma è anche vero che Rui Patricio ha messo davvero troppa superficialità per cercare di deviarlo fuori dalla porta. Ed ecci qui, l’errore è servito. Un intervento goffo, ai limiti dell’autogol e che avrebbe potuto costare molto caro alla Roma, costretta nell’ultimo quarto d’ora a difendere il risultato sotto la pressione di un Verona rivitalizzato. Il portoghese fino alla papera sul gol non era stato praticamente mai impegnato, penalty compreso sparato da Djuric direttamente in curva Nord. Solo qualche uscita, nella sua area, ma fino a quel punto neanche troppo preoccupante. Ma qui sta la bravura del portiere esperto: farsi trovare pronto al momento decisivo, nell’unico intervento a cui è costretto nel corso della partita. E invece il suo errore ha rianimato la squadra di Baroni e una partita che fino a quel momento era stata messa in cassaforte nonostante un secondo tempo non certo brillantissimo da parte dei giallorossi.  

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