Roma, forze fresche: col Monza tocca a El Shaarawy e Solbakken

ROMA – Il primo pensiero della domenica è stato dedicato a Marash Kumbulla. La notizia della rottura del crociato ha generato un grande dispiacere nella famiglia Roma, che perde un ricambio importante in difesa e un professionista amato da tutti. Ma José Mourinho, dopo aver consolato il suo giocatore, deve pensare a costruire una squadra competitiva per la partita di Monza, in programma già tra due giorni, e per quelle a venire. Il destino della stagione si decide a stretto giro, tra campionato ed Europa League.

Roma, primo maggio al lavoro: Mourinho fa la conta per Monza

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Roma, primo maggio al lavoro: Mourinho fa la conta per Monza

La lista

In prospettiva della trasferta lombarda, alla quale non prenderà parte neanche lo squalificato Matic, l’unico conforto arriva dal giovane Bove che non ha riportato danni gravi alla spalla durante la partita contro il Milan. Potrà e dovrà giocare dopodomani in una mediana che dovrebbe recuperare anche Wijnaldum, almeno come convocato. Niente da fare invece per Karsdorp e Llorente, che hanno forse finito la loro stagione, per Smalling, che spera di recuperare per il Bayer Leverkusen, e per Belotti, che ha riportato una frattura intercostale. Fra traumi e stop muscolari, la Roma ha raggiunto quota 32 in stagione. Con un’accelerata impressionante negli ultimi dieci giorni. 

Variante

Come progetterà la squadra Mourinho? La soluzione più scontata sarebbe il ritorno alla difesa a quattro, che aveva prodotto una bella vittoria contro la Sampdoria, in una situazione quasi identica: mancavano tre centrali di ruolo. In questo caso i difensori sarebbero Mancini e Ibañez, con Celik confermato a destra e Zalewski promosso a sinistra al posto di Spinazzola. Ma Zalewski arretrato nel ruolo di terzino puro è un azzardo che per Mourinho può avere senso solo per un pezzo di partita, meno dall’inizio. Questo è il grande problema: la Roma deve gestire alcuni giocatori, Spinazzola incluso, ma non ha abbastanza soluzioni alternative. Inoltre con tante partite ravvicinate le possibilità di provare le dinamiche di un quartetto e non di un quintetto difensivo sono praticamente azzerate. Prima di Roma-Sampdoria, Mourinho ebbe la sosta come supporto alla variazione tattica. 

Stabilità

E allora in caso di conferma del sistema a tre l’unica opzione possibile sembra il consolidamento di Cristante come difensore centrale e l’aggiunta di un mediano accanto a Bove. Forse il redivivo Camara, che è comparso a sorpresa nel finale contro il Milan, o magari proprio Wijnaldum, che ha avuto qualche allenamento di tempo per ritrovare smalto. 

L’attacco

Davanti invece è previsto il ricorso alle forze fresche: El Shaarawy e soprattutto Solbakken, che sabato sono partiti dalla panchina, dietro ad Abraham. Da vedere se Mourinho vorrà risparmiare Pellegrini, che viene da un ciclo senza riposo molto dispendioso e va dosato. Ma è il piano per Dybala la priorità, in vista dell’Inter e della doppia semifinale di Europa League. Paulino potrebbe essere convocato per Monza e magari giocare una ventina di minuti, se non sentirà più dolori alla caviglia toccata dura a Bergamo, per poi tornare titolare sabato all’Olimpico contro la squadra che poteva essere sua (già colpita all’andata a San Siro con una giocata da fenomeno). Tenendo in caldo Dybala, Matic, Spinazzola e magari Wijnaldum e Pellegrini la Roma proverà ad essere brillante nelle partite che restano da giocare. 


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