Roma, che rimonta! Haavi gol all’89′, ora la Champions è a un passo

Le giallorosse, contratte e nervose, vanno sotto ad inizio ripresa. Poi la grande reazione, con la norvegese in gol nel finale. Traguardo storico sempre più vicino

Che carattere la Roma di Spugna, che fra una settimana potrebbe festeggiare la sua prima storica qualificazione alla Champions League. Le giallorosse, uscite sconfitte venerdì dal big match con la Juventus senza segnare nemmeno un gol (non accadeva da 18 gare), vincono in rimonta sul campo dello Sparta Praga, che non sarà l’Arsenal o il Bayern Monaco ma che comunque in patria domina con 12 punti nelle prime 4 giornate e ben 20 gol fatti. Altra mezza impresa dunque per Bartoli e compagne, al terzo successo europeo dopo quelli su Glasgow City e Paris Fc. Il prossimo 29 settembre, al Tre Fontane, servirà un’ultima grande partita per certificare l’ingresso fra le migliori 16 d’Europa.

Difficoltà

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Spugna deve fare i conti con l’assenza della Di Guglielmo e opta per la difesa a quattro, con Bartoli e Landstrom sugli esterni più la coppia Wenninger-Minami al centro. In mezzo al campo non si tocca il trio formato da Andressa, Giugliano e Greggi, mentre sulla destra del tridente offensivo Serturini viene preferita alla Glionna, decisiva nel turno precedente con la doppietta al Glasgow. La Roma parte contratta, subendo la fisicità delle ceche. Al 20’, tuttavia, le giallorosse si divorano il vantaggio: Greggi approfitta di uno svarione difensivo delle avversarie, si impossessa della palla e si trova a tu per tu con il portiere, sparando clamorosamente fuori. Alla mezz’ora lo Sparta Praga tira per la prima volta in porta con Chang senza creare alcun pericolo e subito dopo è di nuovo la Roma a recriminare, con Giacinti che impatta il bellissimo cross di Andressa, ma il suo colpo di testa si stampa sulla traversa complice anche la manona della Chladekova. La gara non si sblocca e fra le giallorosse aumenta il nervosismo, come testimoniato dall’inutile protesta della stessa Giacinti, che si becca un giallo per una mancata rimessa laterale.

Paura e gioia

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E la ripresa comincia nel peggiore dei modi per le ragazze di Spugna, che al 51’ si ritrovano sotto: erroraccio di Giugliano, che con un passaggio sbagliato al limite dell’area favorisce la Martinkova che, davanti a Ceasar, non perdona. Le ceche sfiorano il raddoppio 10’ più tardi, ma questa volta il portiere romanista respinge la conclusione della Chang. All’ora di gioco la svolta arriva dalla panchina: fuori Serturini e Giacinti, dentro Lazaro e Glionna. Quest’ultima ha un impatto devastante e va vicina al pari dopo essere entrata nell’area avversaria con un paio di dribbling, ma il suo tiro ravvicinato è troppo centrale e Chladekova para, ripetendosi un minuto più tardi su una botta dalla distanza proprio di Lazaro. Al 77’ tutto l’orgoglio di capitan Bartoli, che sul primo palo gira in porta l’ottimo angolo di Giugliano. Destro delicato e 1-1, con tanto di dedica alla Di Guglielmo, infortunatasi contro la Juventus. Seguono minuti di battaglia, poi all’89’ scatta la festa: rimpallo fortunato che favorisce a sinistra Haavi, il cui tiro-cross finisce per beffare la Chladekova insaccandosi sotto la traversa. La decide la norvegese, dunque. Lei che aveva segnato anche il rigore decisivo contro il Paris Fc. La Champions nel destino, la Roma sogna ancora.

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