Nuova batosta per Dani Alves: per la terza volta consecutiva il Tribunale di Barcellona ha negato al calciatore la libertà provvisoria. L’ex difensore di Juve e Barcellona resta dunque nel carcere di Brians 2, dove è rinchiuso da quasi un anno, più precisamente dallo scorso 20 gennaio. La posizione dello sportivo non è delle migliori e per questo, come si legge sui media spagnoli, in accordo con il suo avvocato il brasiliano avrebbe deciso di risarcire la vittima di 150mila euro. “Ciò significherebbe applicare l’attenuante del risarcimento del danno, quindi potrebbe essere comminata una pena inferiore a due anni di carcere”, fanno sapere fonti vicine ad Alves.
Dani Alves rischia 9 anni di carcere per violenza sessuale
La Procura ha chiesto nove anni di carcere per Dani Alves. In tutti questi mesi il giocatore ha cambiato la sua versione dei fatti ben cinque volte. La vittima, invece, ha mantenuto intatto il suo racconto sin dalla sua prima deposizione alla polizia. Questo rende le sue parole molto più credibili di quelle del quarantenne che dopo l’arresto è stato mollato dalla moglie Joana Sanz.
Perché Dani Alves è in carcere
Dani Alves è in carcere dal 20 gennaio 2023: è accusato di aver violentato una 23enne in un club di Barcellona. Fino ad oggi si è sempre dichiarato innocente, assicurando che il rapporto con la ragazza è avvenuto in maniera consensuale. Il tribunale ha però affermato che ci sono “prove fondate” ai danni del campione, tra cui il resoconto della vittima e quello di alcuni testimoni.
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