Real Madrid-Liverpool, Roberto Carlos: “Salah non si avvicinerà a Ramos!”

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Quarti stellari in Champions League.

L’urna di Nyon ha messo subito di fronte quattro top club del panorama calcistico mondiale che si giocheranno nel doppio confronto l’accesso alle semifinali.

Bayern Monaco-Psg e Real Madrid-Liverpoo. Match equilibrati, avvincenti e ad alto coefficiente di spettacolarità.

In particolare la sfida tra i blancos di Zidane e i Reds di Jurgen Klopp promette scintille.

Le due compagini si sono già affrontate nella finale della Champions League del 2018 disputata a Kiev. Allora fu il Real Madrid ad imporsi con il punteggio di 3-1 ed a sollevare il trofeo non senza qualche polemica. Il body-check tra Sergio Ramos e Salah che ha messo anzitempo fuori causa per infortunio il campione egiziano, ex Roma, fece molto discutere appssionati, media e addetti ai lavori.

A margine del sorteggio che ha decretato il nuovo incrocio tra la squadra spagnola e la compagine inglese, l’ex giocatore simbolo dei blancos, Roberto Carlos, ha detto la sua ripercorrendo proprio la particolare circostanza che caratterizzò l’intero corso di quella finale.

Credo proprio che questa volta Salah non si avvicinerà nemmeno a Sergio! –  ha dichiarato tra il serio e il faceto l’ex esterno mancino – quella della finale di Kiev sarà chiaramente un’azione di cui si parlerà molto, il Liverpool è una grande squadra. Sarà molto importante riuscire ad ottenere un buon risultato nella gara di andata che giocheremo in casa, a Madrid.  L’importante è che Zidane abbia tutti i suoi giocatori pronti ed in buone condizioni, speriamo che tornino a disposizione il prima possibile. È facile per Zinedine essere allenatore qui perché ha il meglio a disposizione. Se una partita non va bene, lui ha otto giocatori di altissimo livello da utilizzare come alternative, calciatori importanti che aspettano solo di giocare. Il Real Madrid deve preoccuparsi del Liverpool, ma la squadra di Klopp di più. I Reds hanno cambiato pelle e modo di giocare con Thiago Alcántara?  Il Liverpool era abituato a verticalizzare subito per gli attaccanti ed a giocare un calcio essenziale. Con Thiago si cerca più una costruzione fraseggiata e ragionata, non è certo lui il problema ma ci vuole un po’di tempo affinché i compagni imparino a capire il suo tipo di calcio.

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