Razzismo, Juve al fianco di McKennie

TORINO – Il centrocampista della Juve Weston McKennie, attraverso un videomessaggio, ha voluto raccontare la sua storia e il suo impegno nella lotta al razzismo. A “scendere in campo” insieme al texano, anche la società bianconera che, attraverso un tweet sul proprio profilo ufficiale, ha mostrato tutta la propria solidarietà per il proprio calciatore, a sostegno di un tema sempre più delicato, importante e quanto mai attuale. “Quest’anno all’inizio della stagione, dopo una partita, i tifosi mi hanno fatto il verso della scimmia. Per me è stato qualcosa di devastante – commenta McKennie –. Sono tornato a casa mia a Dallas e avevo paura a guidare di notte, solo perché non sapevo cosa sarebbe potuto succedere se la polizia mi avesse fermato per un controllo. Rappresento un Paese che probabilmente non mi accetta neanche, solo per il colore della mia pelle. È veramente tristissimo. Indossare la fascia di capitano della Nazionale per me era quindi un dovere e una responsabilità. Primo come americano e secondo come afroamericano”.

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“Ho ricevuto molto supporto, ma allo stesso tempo anche molto odio. Quando sei un calciatore non dovresti fare dichiarazioni politiche, e dentro di me pensavo: ‘Non vedo come possa essere una dichiarazione politica, una persona ha perso la vita (caso Floyd ndr.), non starò zitto limitandomi a dribblare la cosa’. Non nasconderò la mia opinione solo perché le persone pensano che dovrei limitarmi a giocare a calcio. Voglio essere ricordato anche come un grande uomo e una grande persona ed è quello che sto provando a fare. Perchè questa è la versione di me stesso che amo”.

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