Raspadori, perché la partita col Verona ha un valore speciale

Nel giorno della sfida al Verona, con tante rotazioni in vista del Milan, una certezza si chiama Giacomo Raspadori. L’ex centravanti del Sassuolo sarà titolare e l’obiettivo è ritrovare il gol perduto. Non per demeriti, sia chiaro, ma perché concorrenza e poi l’ultimo infortunio lo hanno frenato. Eppure l’inizio col Napoli era stato positivo: quattro gol in Champions nella fase a gironi, allora stessi numeri di Haaland, poi è tornato Osimhen e per Raspadori non c’è stato più spazio. Per questo la sfida al Verona ha un significato speciale.

Raspadori, i numeri e gli insegnamenti di Osimhen

L’ultimo gol risale al 12 ottobre, sfida all’Ajax al Maradona. In Serie A, invece, l’attaccante della Nazionale Italiana è fermo al gol allo Spezia del 10 settembre alla sesta giornata. Rete decisiva al novantesimo da tre punti. Poi tante ottime prestazioni, qualche assist, ma nessun sussulto in area di rigore. Raspadori, talento cristallino, gode della stima di Mancini e Spalletti, sta vivendo un’annata da alternativa per la prima volta in una big, col sorriso sta crescendo dietro Osimhen, impara tanto, migliora, e ora ha una chance e vuole sfruttarla. La sua firma sullo Scudetto.


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