Quando per battere il Belgio la Pro Vercelli si vestì d’azzurro

A Torino nel 1913 la mossa geniale di Umberto Meazza: schierare un’Italia composta con nove componenti dello squadrone piemontese. E sotto un diluvio spuntò uno schema mai visto…

Un temporale primaverile oscura il cielo e inzuppa il campo. Pozzanghere grandi come laghi. I calciatori dell’Italia e del Belgio si guardano perplessi: “Che si fa? Si gioca lo stesso?”. “Sì” ordina l’arbitro Goodley, inglese trapiantato a Torino. Il pallone rimbalza a malapena, ma è lo stesso: in quel tempo di calcio pionieristico non si bada troppo alle condizioni atmosferiche, allo stato del terreno, ai comfort negli spogliatoi. Ci si infila maglietta, calzoncini e calzettoni e si comincia a battagliare. Questo è il foot-ball del periodo pre-bellico.

Precedente L'Inter Primavera nel segno... del Triplete: Chivu è il nuovo allenatore Successivo DIRETTA/ Italia Porto Rico (risultato finale 90-83): vittoria sofferta al Preolimpico

Lascia un commento