Quagliarella dopo i 100 gol con la Samp: “Smettere? Posso dirvi che… “

L’uomo simbolo dei blucerchiati, ha appena raggiunto i 100 gol con la maglia blucerchiata ma non ha alcuna voglia di fermarsi.

La Sampdoria del nuovo corso è pronta contro il Milan che Pioli ritiene il più forte della sua gestione. Fabio Quagliarella, uomo simbolo dei blucerchiati, ha appena raggiunto i 100 gol con la maglia blucerchiata ma non ha alcuna voglia di fermarsi. Anzi.

TRAGUARDO – Un traguardo prestigioso, considerato però un punto di partenza. Il miglior marcatore in attività della serie A ha parlato a Sky Sport delle sue aspettative. “Sono molto orgoglioso di aver raggiunto un traguardo del genere, 100 gol alla Samp mi riempiono di soddisfazione. Nella mia prima stagione a Genova avevo realizzato 13 gol. Questo significa che negli ultimi anni ho spinto sull’acceleratore e sono riuscito a farlo in età matura. Ed è un ulteriore motivo d’orgoglio. Sinceramente neanche io pensavo di arrivare così avanti calcisticamente con l’età. Mi sento anche abbastanza bene fisicamente”.

PROSPETTIVE – Potrebbe essere l’ultima stagione. “Non so se questo sarà il mio ultimo campionato, ci ho anche pensato nella scorsa estate, ma non ho ancora preso alcuna decisione in tal senso”. Una sfida, quella con il Milan, fra… calciatori infiniti. Di fronte Giroud. E nella rosa c’è anche Ibra. Inossidabili ad alti livelli. “Non si arriva a questa età se non si è grandi atleti e straordinari professionisti. Siamo consapevole che ci aspetta una partita molto complicata. Non siamo al top della forma, ancora, ma sarà fondamentale entrare in campo con l’approccio giusto. In ogni caso non ho mai guardato i numeri, né mi sono prefissato i gol che avrei potuto segnare. Si rischia di entrare in un loop mentale da cui poi è complicato uscire. E c’è il pericolo di diventare egoista in campo. L’importante è che i miei gol siano decisivi in termini di punti”.

STORIA – Se arrivasse a sette reti, Quagliarella entrerebbe nel club dei centenari del gol con una sola maglia. Arrivasse in doppia cifra, salirebbe sul podio dietro Vialli e Mancini: “Se ci riuscirò, sarò contento, ma altrimenti amen. Sono consapevole che davanti a me vi sono calciatori che hanno scritto la storia della Sampdoria e del calcio italiano. Io posso solo dare il mio contributo. Ogni traguardo personale è un grande stimolo, ma è più importante che la squadra raggiunga i suoi obiettivi”.

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