Pirlo e l’allarme Covid: “Assenze? Niente alibi. Dybala aveva la febbre, ora sta bene”

Il tecnico bianconero ha parlato alla vigilia della sfida contro i rossoneri: “Il Milan è la squadra da battere, non perde da un anno ma noi faremo la nostra partita”

San Siro, un pieno di ricordi. Per Andrea Pirlo la partita di domani sarà un tuffo nel passato: con il Milan ha giocato e vinto tanto e anche senza pubblico il suo vecchio stadio risveglierà emozioni uniche. Lì festeggiò l’ultimo scudetto da rossonero, lì cercherà di tenere vivo il sogno tricolore della Juventus: battere la capolista significherebbe ridurre il gap di punti che la separa dal primo posto (10 ma con una gara in meno) e lanciare un messaggio forte al campionato.

PERICOLO COVID

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Cominciamo dagli assenti: Pirlo non avrà Morata (infortunato e in dubbio anche per il Sassuolo) e i due positivi al Covid Alex Sandro e Cuadrado. In più c’è il rischio che dai tamponi di oggi possano uscire nuovi contagiati: “Abbiamo fatto gli esami stamattina e aspettiamo l’esito nel pomeriggio. In base ai risultati decideremo la formazione, in ogni caso non dobbiamo avere alibi. Andiamo a San Siro per giocarci la nostra partita, senza paure né problemi. Abbiamo una rosa competitiva in ogni reparto, anche ad altre squadre sono capitate situazioni simili”.

RIMONTA POSSIBILE

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Con o senza altre defezioni la partita sarà tosta, perché “il Milan non perde da oltre un anno. Sono la squadra da battere e noi faremo la nostra partita: andiamo a San Siro per imporre il nostro gioco con personalità. Non sarà una sfida da dentro o fuori è un match importante ma non decisivo: giocare Milan-Juve è sempre affascinante, lo era da calciatore e lo sarà da allenatore. La classifica rispecchia i valori del campionato, il Milan è primo meritatamente, noi dobbiamo risalire partita dopo partita e ad aprile guarderemo la classifica”.

L’ATTACCO

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Senza Morata, accanto a Ronaldo ci sarà Dybala, che “ieri aveva qualche linea di febbre ma oggi sta meglio e credo che potrà essere della partita al netto degli imprevisti”. Quanto a Cristiano, Pirlo non è preoccupato dalla CR7 dipendenza: “E’ decisivo per noi come lo è sempre stato in tutte le squadre, quando hai un campione come lui è inevitabile essere dipendenti. Noi lo abbiamo messo nelle condizioni di essere più lucido davanti alla porta”. In mezzo potrebbe esserci spazio per Rabiot, che ha scontato non una ma due giornate di qualifica per la Supercoppa.

OCCHIO ALLE RIPARTENZE

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Pirlo teme soprattutto le ripartenze del Milan: “Dovremo stare attenti perché sono molto bravi nel recuperare palla e hanno uomini bravi a correre nello spazio e ad arrivare in porta con pochi passaggi. Dovremo sbagliare poco e giocare bene tecnicamente per evitare che ci facciano male. Andiamo a San Siro per imporre il nostro gioco. Voglio vedere una Juve convinta della propria forza, contro un Milan che sta bene mentalmente e fisicamente. Sarà una gara molto tattica, dobbiamo comandare il gioco sapendo che loro sono molto bravi nelle ripartenze. Ho visto un grande spirito nel Milan e con queste premesse possono fare qualsiasi cosa”. Infine il mercato, su cui il tecnico non si sbilancia: “Quagliarella? Non lo so, ho in testa solo la partita di domani, qualcosa faremo se ci sarà l’occasione”.

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