La sua regola è semplice: non avere una regola fissa. Il credo tattico di Stefano Pioli è tutto qui, nel sapersi adattare al materiale umano che può pescare all’interno dell’organico che gli mettono a disposizione. Una delle poche certezze è che gli piace ricorrere spesso all’utilizzo di punte, mezzali, mezze punte e anche al trequartista nel caso che la rosa possa offrire una soluzione valida nel ruolo. Ecco, la speranza di Gabriel Barbosa – ormai per tutti Gabigol – di uscire dall’anonimato è concentrata in questa filosofia del nuovo tecnico dell’Inter.
oggetto misterioso — Uno dei tanti temi che da domani mattina Pioli dovrà affrontare è, senza dubbio, lo “scongelamento” di Gabigol. Dopo i 30 milioni sborsati dall’Inter per prenderlo in estate e l’oscurantismo nel quale è stato relegato da De Boer (in campo lo si è visto solo per 20′ contro il Bologna), adesso con l’inizio della gestione Pioli dovrà arrivare il momento per il brasiliano di svelarsi al pubblico nerazzurro.
si aprono nuovi spazi — Il punto di partenza potrebbe già rappresentare un vantaggio per Gabigol: Pioli comincerà nel derby, con molta probabilità, con un 4-3-3 come modulo di partenza. Vero, parliamo di un assetto che lascia preferire gli esterni puri. Ma le mutazioni del genere saranno appena dietro l’angolo: Pioli potrebbe passare facilmente al 4-2-3-1 , al 4-1-4-1 o al 4-3-2-1 a seconda del tipo di partita e dell’avversario da affrontare. Moduli che presuppongono di utilizzare senza il contagocce mezze punte e mezzali. E allora ecco che si aprirebbero quegli spazi che finora Gabigol non ha mai trovato da quando è sbarcato a Milano.
