Pioli: “Ottavi meritati. Ma dobbiamo tornare a dominare le partite”

“Se pensiamo alla nostra stagione il bicchiere è ancora colmo di positività. Queste difficoltà ci serviranno per diventare ancora più forti”

Quando l’arbitro Manzano (dolci ricordi, è stato il fischietto della nottata epica, se così vogliamo definirla, col Rio Ave) ha soffiato tre volte, dopo altrettanti minuti di recupero, Stefano Pioli aveva un’aria piuttosto truce. Comprensibile, dopo aver visto per 94 minuti la brutta copia del Milan che ha plasmato, lucidato e fatto scintillare per mesi e mesi. Il Diavolo va oltre e giocherà gli ottavi, ma la convalescenza del malato si prospetta decisamente lunga a giudicare da questa prestazione. Di squadra e in tanti, troppi singoli. “Il Milan deve migliorare”, rincara la dose Stankovic nel dopo gara, ma è qualcosa che Pioli sa già da sé. Lo sa benissimo. I numeri sono abbastanza impietosi: nelle ultime quattro uscite, fra coppa e campionato, il Diavolo non ha mai vinto, incassando 8 reti e mettendone a segno soltanto 3. E comunque approdare agli ottavi di Europa League senza nemmeno un successo, non è il massimo.

Gestione

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“Siamo giovani, ma mentalmente maturi – racconta Pioli –. Certo, non siamo nel nostro momento migliore. Arrivavamo da tanti risultati positivi che ci avevano dato entusiasmo e fiducia, e ora qualcosa è venuto meno. Spiace non aver gestito meglio il vantaggio, c’era la possibilità di comandare meglio il match ma era importante passare il turno e credo che il Milan abbia meritato. Se pensiamo alla nostra stagione il bicchiere è ancora colmo di positività. L’Europa League resta un nostro obiettivo, ma in Champions ci vai solo se arrivi in fondo”.

Problema mentale

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Le spiegazioni sul calo rossonero sono molteplici ed è complicato puntare il faro solo su un aspetto piuttosto che un altro. Spiega il tecnico: “Commettiamo qualche errore di troppo, non siamo più solidi e compatti come in passato. Prima si riusciva a palleggiare meglio e costruire più efficacemente dal basso, e così avevamo più soluzioni offensive. Ora il fraseggio e il movimento sono diminuiti. Dobbiamo tornare a dominare un po’ di più le partite, ci sta mancando quello. È da inizio stagione che spingiamo tanto, credo sia un problema più a livello mentale. A questi livelli basta una rincorsa in meno, un passaggio preciso in meno per andare incontro alle difficoltà. Difficoltà che comunque ci serviranno per diventare ancora più forti. Io cerco di stare vicino ai giocatori, ma questa è una squadra di gente responsabile, stiamo facendo qualcosa di importante”.

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