Pioli: “Non mi aspettavo questo calo: partiti male e finito peggio”

Il tecnico del Milan: “Non siamo stati aggressivi, intensi, precisi e attenti, troppo al di sotto delle nostre possibilità. Ritorno al vecchio modulo? Valuterò durante la sosta”

L’Europa è lontana, niente musichetta della Champions in Friuli. E allora ecco che il suo Milan non va. In campionato ha raccolto un punto nelle ultime tre partite. Pioli è consapevole delle difficoltà e commenta così la sconfitta con l’Udinese: “Partita negativa, quando la squadra la sviluppa così, a metà, quando non siamo aggressivi, intensi, precisi, attenti, vuol dire che ho lavorato male io, sbagliando la preparazione. Siamo stati troppo al di sotto delle nostre possibilità”.

coperta corta

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“Coperta corta con Champions e campionato? No – prosegue Pioli ai microfoni di Sky – , non è così, sarebbe grave se stessimo già pensando alla Champions. Arrivare nei primi 4 posti è troppo importante. Il livelli delle ultime prestazioni non va, se siamo meno tecnici e organizzati disputiamo gare cosi. Sono deluso dal nostro lavoro, abbiamo ottenuto troppo poco nelle ultime tre gare. La preoccupazione c’è sempre, ora dobbiamo sfruttare la sosta per alzare il livello di gioco, attenzione, determinazione. Stasera abbiamo interpretata bene la partita”.

leao

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Gli chiedono se il cambio modulo per tamponare l’emergenza dei troppi gol subiti abbia portato alla crisi in attacco. “Credo che nelle altre gare abbiamo subito poco e costruito tante occasioni, senza concretizzarle. Stasera siamo stati sotto ritmo. Alla fine con Rebic e Krunic siamo tornati al 4-2-3-1 ma non era una questione di modulo. Era una questione di qualità, intensità, di tante piccole cose non messe sul campo. Leao? Gli ho chiesto di essere incisivo, dentro la partita. Qualche volta parte troppo lontano dalla porta ma ha preso il rigore, ha fatto qualche conclusione pericolosa. Quando gli arrivano pochi palloni tende ad abbassarsi ma non può prendere palla così lontano e poi pensare di dribblare 5-6 avversari. Ma non mi va di parlare dei singoli stasera, ha inciso la prestazione negativa della squadra, possiamo e dobbiamo fare meglio tutti”.

modulo

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Si insiste sul modulo. “Ci sta che si possa tornare al 4-3-2-1, valuteremo tutto, dipenderà dalle nostre condizioni e dagli avversari, faremo il necessario per tornare a giocare il calcio a noi più adatto e che siamo in grado di giocare. Non me l’aspettavo questo passo indietro, non c’erano segnali per un calo di tensione, invece siamo partiti male e abbiamo finito peggio. Questa è la realtà, c’è da lavorare. Chiaro che non possiamo vincere lo scudetto ma possiamo vincere il mini campionato di quelle che lottano per la Champions, sapremo analizzare e ritornare a giocare come sappiamo”.

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