Pioli: “Il passato non conta, abbiamo seminato tanto e ora bisogna raccogliere”

Il tecnico del Milan: “In questo momento della stagione quello che conta è la testa, e noi siamo concentrati. Con l’Inter la spunterà chi vincerà più duelli”

Dal nostro inviato Marco Pasotto

28 febbraio – Milanello (Va)

L’ultimo derby come faro guida. Una luce potente da ritrovare per illuminare il buio in cui improvvisamente si è ritrovato il Milan. Un derby conquistato in rimonta contro i primi della classe: ora il Diavolo invece viene riagguantato da chi annaspa nelle sabbie mobili. Un derby vinto con i gol del centravanti: ora da quelle parti (più di) qualcosa si è inceppato. Un derby vinto con la fame della rabbia e dell’umiltà: ora il Diavolo sprofonda in blackout generati – anche – da un approccio mentale superficiale, di cui i giocatori evidentemente non riescono a fare tesoro per metterci una toppa. D’altra parte è ormai evidente – lo racconta il cammino di questo campionato – come il Milan si trovi più a proprio agio quando il livello dell’avversario si alza. E allora, paradossalmente, entrare in una delle settimane più cruciali di tutta la stagione potrebbe non essere così spaventoso nonostante gli ultimi inciampi.

Il calo

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Primo round di Coppa Italia con panorama sulla finale domani, spareggio scudetto domenica a Napoli. Menù ricco, a patto che i rossoneri si ricordino come va preparato. Dopo il pareggio con l’Udinese giustamente Maldini ha sottolineato l’aspetto arbitrale, ma allo stesso tempo è stato molto chiaro e severo sulla parte di campo. Sotto questo aspetto lui e Pioli sono uguali: la squadra ultimamente singhiozza e non ci si può nascondere dietro gli errori degli arbitri. “Nelle ultime due partite siamo calati per qualità tecnica e ritmo del gioco – osserva l’allenatore -. Concordo con Maldini: è la testa che comanda il resto, che ti fa stare dentro la partita e giocare con più qualità. Siamo a un momento della stagione decisivo, dove decideremo le nostre sorti, abbiamo fatto un percorso straordinario che ci ha portato a giocarci le semifinali di Coppa Italia e il campionato. Abbiamo seminato tanto, ora occorre iniziare a raccogliere. Sono assolutamente convinto che siamo una squadra forte, ora bisogna portare a casa qualcosa”.

Esperienze

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Dare un senso ai due anni abbondanti di percorso costruito insieme, insomma, per non rischiare di restare belli e incompiuti. “I miei giocatori devono essere convinti perché siamo al vertice da tempo e siamo in grado di vincere ogni singola partita. A questo derby ci siamo avvicinati con grande attenzione e concentrazione. Abbiamo la forza, la maturità e la consapevolezza per poter vincere le partite importanti. Ci manca l’ultimo step, che è quello di diventare vincenti. È il più difficile ma io ho grande fiducia perché abbiamo fatto le esperienze necessarie per compierlo”. È un Pioli particolarmente calato nelle vesti di motivatore, e d’altra parte non potrebbe andare diversamente con Inter e Napoli alle porte nello spazio di cinque giorni. “Un risultato positivo ci darebbe una carica di energia, e noi in questo momento abbiamo bisogno di queste partite. Dobbiamo contare su nostre caratteristiche e giocare con coraggio nell’ambito di una settimana molto importante che però non deciderà le nostre sorti né in coppa, né in campionato. C’è ancora tempo per i verdetti. Per lo scudetto continuo a pensare che ognuna delle prime cinque abbia possibilità di vincerlo. I punti persi con le piccole? I numeri, quando sono così grandi, non mentono. Le difficoltà sono due: non riuscire a chiudere le partite quando si può e non riuscire a comandare di più certi tipi di gara. Domani con l’Inter la spunterà chi riuscirà a vincere più duelli”. Infine, un accenno alle condizioni di Ibra, e non arrivano grandi notizie: “Sta un pochino meglio, ma per Napoli al momento ancora non so”.

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