Perisic, da equivoco tattico a indispensabile per l’Inter

Il croato un anno fa era stato ceduto anche perché incompatibile con il 3-5-2 di Conte. Tra sacrificio a tutta fascia e compagni col Covid, sabato invece sarà un uomo chiave del derby

Una delle preoccupazioni di Antonio Conte in vista del derby? Il ginocchio di Ivan Perisic, uscito dolorante per una botta al 78′ del match perso ieri in casa dalla Croazia con la Francia. Un paradosso, dopo che proprio il tecnico leccese un anno fa aveva dato il via libera alla cessione dell’esterno offensivo perché poco compatibile nel suo 3-5-2. Invece ora Ivan diventa imprescindibile per la sfida di sabato contro il Milan.

Fisico bionico e pause

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Perisic è atteso oggi ad Appiano insieme agli altri nazionali. Dallo staff medico filtra ottimismo per il derby. Il mancato arrivo di Moses sul gong del mercato e la positività al Covid di Young creano problemi sulle fasce. A destra sfreccerà Hakimi, ma a sinistra può giocare solo Perisic. L’alternativa sarebbe il “coltellino svizzero” D’Ambrosio, il multiuso che dove lo metti non tradisce. Ma la coperta è corta anche in difesa per le assenze di Skriniar e Bastoni. DD33 dovrebbe giocare dietro, a meno che non faccia il suo esordio Darmian, preso per completare la retroguardia ma a sua volta adattabile a tutta fascia. Lì però si sta applicando con umiltà proprio Perisic. Il fisico non gli manca, essendo un atleta bionico che avrebbe sfondato in quasi tutti gli sport (ipse dixit). A volte semmai è venuta meno l’applicazione. Ma quello è un problema generale di un giocatore che anche con Mancini e Spalletti, quando aveva alle spalle un terzino, alternava giocate da urlo a vuoti pericolosi.

Mai con Hakimi

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Quelli che non saranno consentiti sabato, visto che l’emergenza costringerà Conte a puntare sugli esterni più offensivi in batteria. Hakimi è un’arma micidiale, che però va equilibrata sull’altra fascia. Soprattutto se in mezzo manca pure la diga Gagliardini. Non a caso, visto che Perisic rimane un’attaccante adattato, mai l’Inter in questo avvio di stagione aveva rinunciato a Young. A sinistra, col marocchino a destra contro Benevento e Lazio. A destra, con Perisic a sinistra nella prima contro la Fiorentina. E proprio allora si era visto quanto Perisic può sbilanciare l’Inter. Chiesa aveva messo in difficoltà il croato, che Conte ha sempre stimato tecnicamente ma non lo vede come seconda punta. L’unica via per Perisic quindi resta mettersi il saio tipo Eto’o versione Triplete, sfiancarsi anche in copertura e incidere comunque quando attaccherà Calabria.

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