Parla Jorit: “Maradona uno scugnizzo. Lo dipingo a Quarto perché…”

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Quarto di nuovo al centro di un simbolo della città di Napoli: Jorit sta raffigurando Diego Armando Maradona. Dopo la morte del Pibe de Oro, ha ricevuto diverse richieste ma ha scelto di raffigurarlo nuovamente nel posto in cui l’artista è nato. Ai microfoni di calcionapoli1926.it ha presentato così il progetto che sta prendendo forma: “In tanti mi hanno chiesto di rappresentare Diego, ma alla fine ho deciso di farlo a Quarto. Per me qui aveva senso perché io sono di Quarto, sono cresciuto qui e qui ho cominciato a fare i graffiti. É l’unico posto in cui potevo pensare di farne un altro. Il Diego di San Giovanni è enorme, parliamo di dieci piani”. 

Nuovo murales di Maradona a Quarto, parla Jorit 

L’immagine di Diego è accompagnata da una scritta: “Tu lo chiami dio ma io non lo conosco, vive in cielo il tuo dio e noi siamo in un fosso, il mio D10 non giustifica le contraddizioni, lui si schiera e combatte, non rimanda al domani, lui non deve incarnare le mie aspirazioni lui mangia con me procediamo a tentoni. Tu lo chiami dio, ma il mio D10 non vive in cielo non sa neanche volare se ho bisogno di lui non lo devo pregare non divide le acque non moltiplica i pani il mio D10 è la mia pancia e muove lei le mani. Voglio diventare l’idolo dei ragazzi poveri di Napoli, perché loro sono come ero io a Buenos Aires “.

Jorit spiega“La scritta è il rimando a un testo delle 99 Posse e ha il significato relativo a Diego che per noi è il nostro dio. L’idea di divinità e a me piace l’idea di un dio umano, che ha fatto cose per il popolo. Lui si è sempre battuto, è stato con Maduro, Morales, Chavez, definitiva Fidel Castro quale suo papà. Una socialista che ha fatto attivismo nella pratica. Anche in Argentina Maradona è sempre stato attivo. Ricordo una volta in cui ero lì e, attraverso la radio, faceva interviste per perorare la candidatura di Kirchner. Si è sempre schierato e per questo è stato anche odiato. È sempre andato contro i poteri forti, l’ammiro per questo più che per il calciatore che è stato”.

Il valore di Maradona eterno

“Diego per me è un portatore di valori, uno scugnizzo che è sempre andato contro tutti senza importarsene delle conseguenze. Avrebbe potuto farsi i fatti suoi, e invece veniva da una condizione umile e non l’ha mai dimenticato. Ha sempre lottato per migliorare le condizioni di vita delle persone. Per me – conclude Jorit a calcionapoli1926.it è emozionante l’idea che sia qui a Quarto, un posto poco conosciuto”. 

Parola all’organizzatore

Emanuele Lazzarotti, uno dei promotori della realizzazione del murales a Quarto di Diego Armando Maradona è intervenuto così ai nostri microfoni: “Sono un amante del calcio e dello sport, io e il mio collettivo siamo sempre molto attivi sul territorio e abbiamo deciso di realizzare questa iniziativa che ha coinvolto anche tutto il paese di Quarto. La morte di Maradona ci ha sconvolti, lui è un personaggio che rimarrà in eterno nei nostri cuori. Ed era giusto che anche Quarto celebrasse questo grande campione. C’è stata una raccolta fondi. Ovviamente da solo non avrei mai potuto portare avanti questa iniziativa. Sono stato affiancato da ragazzi validi del territorio e assieme abbiamo raccolto i soldi e abbiamo organizzato il tutto. Il popolo di Quarto ha risposto alla grande e ha abbracciato la nostra idea. Perché Jorit? Jorit è il Diego Maradona delle bombolette ed è anche un nostro concittadino. Se non l’avesse fatto lui, probabilmente non l’avrebbe fatto nessuno”.

a cura di Giuseppe Canetti e Tony Sarnataro

©RIPRODUZIONE RISERVATA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE CALCIONAPOLI1926.IT

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