Paredes controcorrente: “Smettiamo di passare sempre la palla a Messi…”

I calciatori dell’Argentina in campo cercano continuamente il loro numero 10, ma è sempre la scelta giusta? Una domanda complicata, a cui si prende la briga di rispondere Leo Paredes.

Con Messi in campo, tutto diventa più semplice. Sicuri? In Argentina potrebbero avere qualche dubbio, considerando che l’Albiceleste non vince nulla da una vita nonostante la presenza fissa della Pulce nelle competizioni che contano. Dunque, Messi non è soltanto un qualcosa di positivo. Anzi, per qualcuno il fatto che la squadra di Scaloni sia “Messidipendente” è un problema. I calciatori dell’Argentina cercano continuamente il loro numero 10, ma è sempre la scelta esatta? Una domanda complicata, a cui si prende la briga di rispondere Leo Paredes.

MESSI – Parlando a Olè, il centrocampista del Paris Saint-Germain spiega che chi gioca con l’Argentina deve saper scindere la propria volontà di servire il più forte, cioè Messi, dall’effettiva bontà della situazione. Un qualcosa di non troppo semplice. “Quando abbiamo giocato alcune partite con De Paul, ci siamo messi in testa che non era un obbligo cercare Leo, ma di dargli il pallone quando lui può trarne un vantaggio. Credo che la sua presenza in campo ci spinga a volerglielo dare, ma non è sempre l’opzione migliore. E devi essere intelligente da questo punto di vista. Devi prendere una decisione, che sia quella giusta o no. E uno di solito prende quella che reputa la migliore. Poi, se passarla a Messi o no è la scelta migliore per la squadra, quello è un altro conto. Ma bisogna togliersi questa ‘responsabilità’ di dargli sempre il pallone e cercare di farlo solo quando effettivamente è l’opzione migliore”.

NEYMAR E MBAPPÈ – Del resto, Paredes è abituato a passare il pallone ai fenomeni, visto che oltre a Messi in nazionale, nel club ha anche un certo Neymar. Come si pone un calciatore…normale di fronte a questi campioni? “È difficile, prima di conoscerli cominci a chiederti come saranno, come ti saluteranno e come ti tratteranno. Per fortuna entrambi mi hanno sempre trattato benissimo, mi hanno fatto sentire a mio agio, ho un ottimo rapporto con tutti e due. Sono molto contento di poter giocare e condividere lo spogliatoio con loro”. E ognuno ha le sue caratteristiche. “Quello che sorprende di Messi è che a volte ci sono momenti in cui ci prepariamo tutti a cominciare a correre all’indietro, perchè lo vedi lì è pensi ‘ora la perde, ora la perde’, ma non la perde mai. Ed è incredibile. Neymar mi piace sia per come gioca che per come vive il calcio, sembra sempre che stia giocando con gli amici. è pazzesco. Con la responsabilità che ha addosso e nonostante giochi in un grandissimo club, ammiro tantissimo il fatto che si diverta così”. E infine, una stella ancora nascente: Mbappè. “Come giocatore, Mbappè è più simile a Ronaldo, è più atleta, fisicamente incredibile. Credo che Leo e Ney abbiano un talento diverso rispetto a Cristiano e Kylian, ma quei due sono fisicamente straripanti. Ed è un qualcosa che va aggiunto alle altre qualità che hanno”. Ma passare loro sempre il pallone…no, non è possibile.

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