Pagelle Roma: Mancini c’è, Karsdorp flop. Lukaku inconsistente

Mourinho (all.) 5 
Questa è brutta. Tosta davvero da digerire. Passi la sciocchezza individuale (Huijsen) che decide il derby. Ma non è accettabile che la Roma tiri in porta per la prima volta al minuto 86, nonostante i cambi di modulo e tutto l’arsenale sfoderato, contro un portiere esordiente. Sconfitta giusta, obiettivo perso. Senza alibi. 

Rui Patricio 6 
L’esperienza e la malizia gli servono per vincere il ballottaggio con Svilar e per tenere in pista la Roma nel momento più complicato. Non è imputabile dell’eliminazione. 

Kristensen 5 
Sempre difensore, ma stavolta sul fianco destro, comincia con un passaggio insensato che libera Castellanos. Poi balla, soprattutto nella fase più critica e a conti fatti decisiva. Nel finale come terzino puro spinge senza azzeccare mai il cross giusto. 

Mancini 6,5 
Governatore assoluto dell’area di rigore nel primo tempo, poi sbanda anche lui quando la Lazio manda i suoi incursori ad affettare la difesa. Ad ogni modo è il migliore dei suoi, come un vero capitano. Peccato gli saltino i nervi dopo il fischio finale, con conseguente espulsione decisa da Orsato. 

Huijsen 4,5 
Dispiace giudicarlo male alla prima da titolare. Ha sempre 18 anni e solo un’oretta di Serie A sulle spalle, due attenuanti indiscutibili. Diciamo allora che cade vittima della maledizione di una maglia: il numero 3 per la Roma non è esattamente il numero perfetto nei derby, come ben ricorda Ibañez. E così il ragazzino, pur giocando con personalità, combina il guaio grosso a inizio ripresa causando il rigore. È un peccato di gioventù che costa tremendamente. 

Belotti (36’ st) 6 
È suo il primo tiro vero della Roma, a quattro minuti dal novantesimo. Questo spiega bene i problemi di una squadra smarrita e scarica. 

Karsdorp 5 
Terrificante per la portata delle imprecisioni, di concetto prima ancora che di tecnica. Mourinho lo toglie per disperazione sullo 0-1. 

Spinazzola (13’ st) 5 
Non offre niente di buono alla partita. Non un’idea, non un cross. Sembra avere già la testa altrove, a pochi mesi dalla scadenza del contratto. 

Cristante 6 
Combatte con il solito coraggio, sia da mezz’ala sia da difensore. Ma gli manca la qualità necessaria negli ultimi 25 metri. 

Lazio-Roma, tensione alle stelle: le espulsioni di Pedro, Azmoun e Mancini

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