Nasce la Partita applaudita a Firenze: nessun fischio, solo incitamenti

Sono passati una manciata di minuti dal fischio d’inizio e il numero tre dell’Isolotto interviene con un tackle energico sull’undici del San Donato Tavarnelle, prendendo un po’ tutto. Il calciatore travolto si rialza, ma prima di abbozzare una protesta con l’arbitro viene sovrastato da uno scroscio di applausi e riprende posto sulla sinistra. Per una volta, l’esempio arriva dagli spalti: accade nell’impianto sportivo Elio Boschi in via Pio Fedi, a Firenze, palcoscenico della prima “Partita applaudita”, un nuovo format proposto dall’Associazione Calcio Fair Play e sposato da Lega Nazionale Dilettanti, Figc e Aiac. La richiesta che gli organizzatori fanno poco prima del via al centinaio di spettatori, tra genitori e curiosi, presenti sulle gradinate è molto semplice: solo applausi. Nessun insulto nei confronti di avversari o arbitro. Nessun consiglio o richiamo agli atleti in campo che hanno solo un compito: divertirsi. Al fischio d’inizio il brusio si silenzia e i protagonisti sono loro, i Giovanissimi B (classe 2010) di Isolotto e San Donato Tavarnelle. «Mio figlio ha deciso di giocare col dito steccato pur di non saltare questo appuntamento» rivela uno dei genitori della squadra ospite.

Partita applaudita, una risposta alla violenza  

La “partita applaudita” è una risposta alla crescita esponenziale registrata negli ultimi anni di episodi di violenza sui campi di periferia che hanno spesso come scenario partite di adolescenti, l’ultima in ordine di tempo avvenuta poco lontano dall’Isolotto, a Calenzano, a dicembre scorso, quando una gara tra Allievi B (sedici anni) di Calenzano e Casellina è stata macchiata da una violenta rissa. La Figc riparte dal pomeriggio di sole dell’Isolotto e da un obiettivo, educare per prima i tifosi e i genitori. Per questo in prima fila in tribuna non ci sono solo loro, ma sono presenti anche il Presidente dell’Associazione Toscana Allenatori, Luciano Casini, Vinicio Papini (responsabile dell’attività di base del settore giovanile della regione) e Tiziano Reni (presidente del Comitato Arbitri toscano), testimoni e autori di una novità che verrà replicata anche nei prossimi tre weekend in altre realtà locali. 

Gli organizzatori  

Sorridono gli organizzatori, i tifosi ma anche chi ha ospitato questo evento, come il presidente dell’Isolotto Calcio Giovanni Biondi: «Parlo da genitore, ho quattro figli maschi che giocano a calcio e ne ho viste tante. E ho visto soprattutto che per i nostri figli c’è bisogno di altro. La tribuna di solito trasmette tensione e negatività e impedisce di divertirsi in campo, questo clima deve cambiare». Il primo tentativo parte da Firenze. Per la cronaca, la partita la vince il San Donato Tavarnelle per 3-0. Ogni rete degli ospiti è salutata dagli applausi di casa. Tre reti subite, due gol fantasma non dati alla squadra di casa, nessuna polemica. È tutto un po’ surreale, ma un po’ più a dimensione di ragazzo. 


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