Dalle lacrime di dolore e terrore, al sorriso. Una specie di regalo di Natale in anticipo. Quella tra ieri e sabato sarà stata una delle notti più agitate e brutte della vita di Mathias Olivera, ma il sole della Capitale e l’esito degli esami a cui è stato sottoposto ieri gli hanno restituito la pace. L’infortunio rimediato con l’Atalanta è molto meno grave di quanto tutti, a cominciare dal giocatore, hanno temuto dopo aver osservato il crollo, ascoltato le urla in campo e asciugato le lacrime. «Mathias Olivera, infortunatosi sabato nel primo tempo nella gara di Bergamo, accompagnato dal dottor Canonico è stato visitato a Villa Stuart dal professor Mariani. Il difensore azzurro ha sostenuto esami clinici e strumentali che hanno evidenziato una lesione di secondo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro». Tradotto: salvi il crociato e la stagione, intervento non necessario e uno stop compreso tra le 6 e le 8 settimane. Un mese e mezzo o due: Mati salterà di certo Real, Inter, Juve, Braga, Cagliari, Frosinone, Roma, Monza, Torino e Salernitana, ma l’obiettivo è restituirlo a Mazzarri in tempo per la Supercoppa italiana in programma a Gedda, in Arabia Saudita, dal 21 al 25 gennaio 2024.
Olivera, stagione salva con il Napoli
Insomma, è andata decisamente meglio di quanto avessero suggerito i timori e i sospetti carpiti a caldo, tra la sofferenza, il pianto e la rabbia di Olivera. Vittima di un infortunio rimediato senza alcun contrasto: era da solo e non aveva avversari intorno, quando corricchiando per prendere posizione il ginocchio è crollato all’improvviso e ha fatto crack. La lesione, comunque, è contenuta: è vero che il suo anno solare è finito e si rivedrà nel 2023, ma almeno la stagione è salva. L’emergenza terzini sinistri, una specie di maledizione per il Napoli inaugurata con Zuniga e proseguita da Ghoulam, tanto per citare i due alfieri di una fascia a questo punto tremenda, ora è alle stelle: anche Mario Rui è fuori causa, vittima di un infortunio muscolare rimediato con l’Empoli che lo terrà fuori dai giochi per un mesetto ancora.
Niente svincolati
Fatto sta che Mazzarri, e di conseguenza la squadra, dovranno ingegnarsi a trovare soluzioni utili. Però tampone: il club, infatti, ha escluso per il momento l’ipotesi di un ritorno sul mercato. Di ingaggiare uno svincolato, per intenderci: nessuno dei profili valutati – compresi i più credibili Nico Schulz (30 anni, tedesco), Marvin Plattenhardt (31 anni, tedesco) e Danny Rose (33 anni, inglese) – hanno convinto il ds Meluso e il responsabile scouting Micheli. E così, fino a prova contraria e nuovo ordine, la strada sarà interna in attesa del recupero dei due uomini infortunati. A cominciare da mercoledì a Madrid, per la grande noche di Champions con il Real al Bernabeu.
Juan Jesus e Zanoli i sostituti
La prima variabile è stata presentata proprio a Bergamo da Mazzarri, dopo l’uscita di Olivera: dentro Juan Jesus, mancino naturale e fedelissimo di Walter, avendo giocato con lui all’Inter (da titolare). I vantaggi di JJ sono l’esperienza, la tenuta, la marcatura; lo svantaggio, inevitabile, è la spinta, la corsa, doti che non appartengono al suo carnet di marcatore centrale. In Champions, dicevamo, dovrebbe essere proprio lui a completare la linea a quattro: e sarebbe una difesa a tre e mezzo, a questo punto, con il brasiliano inevitabilmente più bloccato. Poi, Zanoli: dentro lui e Di Lorenzo insieme, due esterni di destra ma uno ovviamente adattato a sinistra.
Le origini
Terza ipotesi: Natan, un ritorno alle origini considerando che ha cominciato la sua carriera proprio da terzino sinistro, salvo poi diventare un marcatore centrale. Lui ha corsa, più passo e gamba rispetto a Juan Jesus, ma al centro va e non conviene mai squilibrare troppi meccanismi funzionanti insieme. Oggi, comunque, sarà già tempo di scelte e di prove: la seduta di ieri al centro sportivo di Castel Volturno è stata prettamente di scarico, ma domani la squadra volerà a Madrid e mercoledì andrà in scena con il Real. Con un terzino sinistro adattato: la certezza è questa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA