Napoli-Milan, quando il distacco in Serie A non fa differenza in Europa

NAPOLI – Ventidue punti di distacco in campionato non fanno la differenza in Europa. Se ne accorge sulla sua pelle il Napoli, che vede fermarsi ai quarti la corsa in Champions League. Li affrontava da favorito sul Milan, indietrissimo (appunto) in Serie A, ne esce dopo aver perso al Meazza e aver trovato il pareggio al Maradona solo quando ormai era tutto inutile. Osimhen replica a Giroud nel recupero, in un match caratterizzato dai rigori sbagliati: Meret para sul francese sullo 0-0, mentre Kvaratskhelia si fa ipnotizzare da Maignan nell’occasione che avrebbe potuto riaprire il match. Splendido Leao, autore di una cavalcata clamorosa coast-to-coast in occasione dell’assist a Giroud, a segno come nel match da scudetto della passta stagione, ma compatto tutto il Milan, in Europa altra cosa rispetto all’Italia: «Ci davano tutti sfavoriti, ma abbiamo un cuore grande – sottolinea Stefano Pioli -. Qualificazione voluta, meritata, complimenti ai miei ragazzi. L’Inter ha vinto bene all’andata con il Benfica, quindi potrebbero esserci altri due scontri bellissimi, stimolanti. Abbiamo fatto tanto, non vogliamo fermarci».

Milan in semifinale Champions dopo 16 anni

Il tecnico riporta i rossoneri in una semifinale a sedici dall’ultima volta. È orgoglioso soprattutto della prova di gruppo contro un avversario che, fino a poco tempo fa, sembrava ingiocabile: «Loro sono una grande squadra, destinata a vincere lo scudetto. Erano dati tra i favoriti anche per la Champions, ci riempie d’orgoglio una serata così. Ma resto convinto che non ci sia tutta questa differenza tra noi e il Napoli, abbiamo pagato il calo alla ripresa dopo il Mondiale, quando abbiamo perso troppi punti. Questo doppio confronto ci dà tanta fiducia, molti di noi erano alle prima volta a livelli alti. Sono esperienze che aumentano la forza e la consapevolezza».

Giroud si inchina a Leao: altro assist, in semifinale ci va il Milan

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Spalletti contro Marciniak: “Su Lozano è rigore”

Napoli che si arrende ancora una volta al Milan, un pareggio che vale come una sconfitta. Pioli, dopo aver vinto al Maradona 4-0 il 2 aprile, regala un’altra cocente delusione ai tifosi azzurri. Luciano Spalletti rende onore agli avversari: «Facciamo i complimenti al Milan per questa qualificazione, ha giocato due partite capitalizzando al massimo, è sintomo di squadra matura, di calciatori che sanno scegliere i momenti: quando pigiare sull’acceleratore e quando bisogna difendersi tutti assieme. Però voglio fare i complimenti ai miei. Abbiamo condotto una Champions di grandissimo livello. Abbiamo pagato un po’ di inesperienza nel leggere i momenti della partita. Ci siamo arrivati con diversi giocatori col fiato un po’ corto, a cominciare da Osimhen, fermo da venti giorni». E dopo Kovacs all’andata, il tecnico del Napoli ha da ridire anche sull’operato di Marciniak: «Quello su Lozano è un rigore nettissimo, gli gira proprio la caviglia. Si vede benissimo dai replay: non si può non vederlo. È rigorissimo. Resta il fatto che siamo stati troppo ingenui in occasione dei due gol presi, anche se ho visto due partite da Napoli. Le prestazioni ci sono state».

Spalletti sul rigore: "Conta il passato in Champions..."

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