Napoli, 25 milioni per Ilic!

NAPOLIDomani è sempre un altro giorno, neanche a dirlo, ed è proprio quando il mercato sembra afflitto da letargia acuta, in realtà qualcosa sta accadendo: c’è tempo per arrivare a giugno, per allestire un progetto che continui a guardare oltre, però a Castel Volturno hanno data base capienti e pure la memoria, a modo suo, contiene le informazioni che Cristiano Giuntoli ha adagiato lì, in attesa degli eventi. Verona è stato ripetutamente l’epicentro dei suoi pensieri, due anni fa provò l’assalto a un blocco – due difensori e un centrocampista – ma non sempre volere è potere e dopo aver chiacchierato a lungo, sui contratti federali ci finì “solo” Amir Rrahmani, che nell’elenco ci stava con Amrabat e Kumbulla. Il Napoli a Verona ci ha fatto la spesa ad agosto, riuscendo a convincere Setti per farsi dare Giovannino Simeone, una antica passione di Giuntoli: prestito con riscatto fissato a varie condizioni, compreso, ovviamente, il gradimento che “il cholito” s’è conquistato in fretta, non solo segnando.

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Ma le storie continuano e tra i frammenti delle relazioni, c’è sempre rimasto Ivan Ilic, che ha le qualità tecniche, fisiche e pure anagrafiche per rappresentare sempre una dolcissima tentazione: i ventuno anni (ventidue a marzo) hanno un loro peso ma è la qualità di quel calcio pieno che ha la priorità, pur rispetto ad una muscolarità da fare e finire. Ilic è nel libro bianco di Giuntoli, lui davanti a chiunque altro, e quando il mercato comincerà ad avvicinarsi, ci sarà modo per ricominciare a chiacchierare amorevolmente: i venticinque milioni (o trenta?) che sembra rappresentino la cifra per lusingare il Verona viene ritenuta rilevante ma questi sono affari che avranno bisogno di trattazioni più o meno lunghe e richiederanno incontri assai ravvicinati. Il Napoli, nel suo organico così ampio, ha centrocampisti in abbondanza ma tra sei mesi dovrà ragionare con se stesso: Demme sta giocando poco, riflette sul corteggiamento della Salernitana ma vorrebbe restare e poi capire cosa accadrà; Zielinski andrà in scadenza nel 2024, potrebbe quindi diventare soggetto del desiderio per mezza Europa; e Ndombele, arrivato in prestito dal Tottenham, o verrà riscattato (a cifra considerevole: 25 milioni) o rientrerà a Londra: elementare, Watson. Tre caselle teoricamente vuote possono allestire una prova che è già nei fatti, perché su Ilic il Napoli s’è mosso con larghissimo anticipo, si è concesso perlustrazioni dirette attraverso la propria area scouting, sa tutto quello che serve del serbo per poterci costruire una dotta relazione e poi è convinto di quel che ha avuto modo di vedere e di apprezzare, provando vanamente a non farlo sapere in giro.

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Mamma….

Non è un caso se certi percorsi vengano ricostruiti dal destino: avendo frequentato Istanbul, con precisione il Sükrü Saracoglu – lo stadio del Fenerbahce, l’ex squadra di Kim – ci sono in sede le riflessioni che riguardano qualsiasi settore: Ferdi Kadioglu (23 appena compiuti) è nato centrocampista ma poi si è sviluppato come esterno di destra e anche di sinistra, quindi diventa un uomo da dover tener presente come vice-Di Lorenzo o comunque da infilare nella eventuale quartina dei laterali; Arda Guler è addirittura un bambino (ne compirà 18 a febbraio) e sembra che abbia già la fila in vicinanza: ha piedi, fantasia, materia e grigia e anche un futuro davanti a sé. A quell’età, è chiaro, che il Napoli – ma non solo – avverta il desiderio di lanciarsi in lusinghe economiche. I soldi non sono tutto ma aiutano, certo che sì. 

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