Muriel con una magia lancia l’Atalanta. Poi Musso la salva: a Lipsia finisce 1-1

Una magia al 17’ lancia i bergamaschi ma nella ripresa arriva il pareggio tedesco. Musso para un rigore ed è decisivo nel finale. Ritorno giovedì prossimo a Bergamo

dal nostro inviato Andrea Elefante

7 aprile – LIPSIA (Germania)

Tutto aperto, tutto da decidere fra una settimana al Gewiss. Ma l’Atalanta esce bene dalla Red Bull Arena di Lipsia, alla fine di 90’ molto belli, particolarmente intensi nel finale, quando la prudenza lascia posto al coraggio e i due assetti si sfilacciano un po’, lasciando spazi che le due squadre hanno la forza di aggredire fino alla fine. Due legni per parte, più dominio dell’Atalanta, che paga un breve scollamento che porta all’1-1 del Lipsia, ma non accusa il colpo, torna ad assediare i tedeschi, ma alla fine rischia almeno due volte il gol della beffa. Soprattutto pesando le occasioni è giusto il pareggio, alla fine. E Gasperini si “consola” per aver ritrovato Zapata, anche se è forte il rischio di aver perso Freuler, uscito al 21’ della ripresa per un problema muscolare.

le scelte

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Tedesco risolve i due dubbi della vigilia preferendo Klostermann a Simakan e confermando André Silva, che non lo aveva convinto nell’ultima partita e dunque era insidiato nei suoi pensieri dallo svedese Forsberg: al suo fianco Nkunku e alle loro spalle, da trequartista, Olmo, una vecchia conoscenza dell’Atalanta dai tempi del debutto in Champions League a Zagabria, nel 2019. Gasperini sceglie la difesa a quattro e un’Atalanta di “assaltatori”, con una sola punta di ruolo, Muriel, e a supporto Pessina e Pasalic: lo stesso assetto della trasferta ad Atene con l’Olympiacos, ma allora al posto del colombiano c’era Malinovskyi. Al fianco di Freuler c’è Koopmeiners che ha licenza di avanzare in aggressione su Kampl, mentre De Roon è deputato a “imprigionare” Olmo a tutto campo, con Demiral e Palomino che si dedicano alle due punte.

primo tempo

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Tedesco non aveva fatto pretattica: il Lipsia “aspetta” l’Atalanta, sperando di trovare spazi per colpire in ripartenza. Nei primi 10’ l’Atalanta deve trovare le misure: dopo meno di 3’ Palomino è già costretto ad un giallo su Nkunku e al 7’ e il Lipsia dopo 7’ può approfittare del primo – non sarà l’unico – errore in uscita dell’Atalanta per correre verso la potta: lo fa Nkunku ma il suo tiro è centrale e Musso non ha problemi. Anche Gasperini ha un piano: aggredire alto il Lipsia, cercare di non farlo ragionare, trovare buchi nelle sue coperture. Funziona, dopo 17’, ma è soprattutto un capolavoro personale di Muriel a spezzare l’equilibrio: su pallone recapitato da Zappacosta, il colombiano “vede” un buco fra Klostermann e Heinrichs, punta Gulàcsi, evita il ritorno di Orbàn e inventa un tiro meraviglioso per l’1-0. Il Lipsia incassa il colpo: deve cambiare per forza atteggiamento, ma lo fa con poca lucidità, senza trovare illuminazioni da Olmo, asfissiato da De Roon, e spesso ricorrendo a lanci lunghi che non trovano né Nkunku né André Silva: l’unica occasione, per il portoghese, è dopo un regalo di Pessina, ma il suo tiro finisce sul palo. Nel frattempo (21’) l’Atalanta era andata vicina al 2-0 ancora con un sinistro non lontano dal palo di Muriel dopo dribbling secco a rientrare. E un’altra occasione per il raddoppio arriva pochi secondi prima del riposo, con uno-due Pasalic-Freuler, concluso dal croato – in caduta – sul palo esterno.

secondo tempo

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Il Lipsia deve ringraziare Gulàcsi che si allunga bene per deviare il possibilissimo 2-0 di Muriel e Demiral che cade nella tentazione di un tocchetto su Nkunku, che lo beffa in sterzata: è rigore, ma ci pensa San Musso a parare il tiro di André Silva e, ancora più miracoloso, il successivo tap in di Orbàn. Musso però cade subito dopo (13’), con Zappacosta che per anticipare Orbàn mette alle spalle del proprio portiere. C’è il rischio di pagare psicologicamente il colpo, ma l’Atalanta, corretta da Gasperini con Scalvini, che va a centrocampo, Boga e Zapata riparte come se nulla fosse. Scalvini ha la chance giusta ma mira alto un quasi rigore, Koopmeiners colpisce il palo subito dopo, poi un colpo di testa di Demiral, su cross di Koopmeiners, finisce fuori di poco. La sfuriata nerazzurra si esaurisce così, da lì in poi è più Lipsia, anche se Koopmeiners ha un’ultima chance. Ma prima, per due volte, il Lipsia va vicinissimo al 2-1: prima con un tuffo di testa di Szoboszlai respinto dalla traversa, ancora con una ripartenza dell’ungherese murata da Musso e infine con un tiro a colpo sicuro di Mukiele in mischia e da distanza ravvicinatissima, respinto sulla linea da Demiral. Ma sarebbe stata una beffa.

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