Milik: «Napoli, torno in primavera»

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Milik: «Napoli, torno in primavera»
© FOTO MOSCA

L’attaccante polacco parla dell’infortunio: «Ho pianto, ma tutto procede secondo i piani. La città? Non pago mai al ristorante e una volta mi hanno inseguito per 5 chilometri…»

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L’INSEGUIMENTO “Una volta – continua Milik -, due scooter mi hanno inseguito per cinque chilometri. Ad un semaforo hanno bussato al finestrino e mi hanno chiesto un autografo. Avevo paura volessero altro. I compagni di squadra, nello spogliatoio, mi hanno sconsigliato di indossare orologi costosi. Non mi è mai successo nulla, ma certe situazioni è meglio evitarle”. Milik vive fuori città, tra Napoli e Castelvolturno. “Una scelta di comodità: sono più vicino al centro di allenamento ed è più facile muoversi nel quotidiano”.

LA SPORCIZIA – Il giornalista polacco che lo intervista sottolinea più volte la sporcizia della città. “Ci sono i pro e i contro – risponde Milik -. Ad Amsterdam, dove vivevo prima, i giorni di sole potevi contarli sulle dita di una mano. Qui è diverso”.

“NON PAGO MAI” – Napoli, per di più, è una città che vive di calcio. “Hanno insistito per regalarmi la mia statuina a San Gregorio Armeno. Qui tutto ruota attorno alla squadra, i giocatori spesso non pagano nei ristoranti. Io avrò pagato al massimo due volte su dieci”.

LA DATA DEL RIENTRO – Tornando all’infortunio, Milik dice di non aver fretta per il rientro in campo. De Laurentiis si augura di vederlo in campo dal 15 gennaio, lui parla di fine marzo. “Voglio tornare il più presto possibile, ma senza accelerare i tempi. Ho una carriera davanti e ciò che sto perdendo in questo periodo lo recupererò in seguito. Tornerò in campo quando sarò al 100%. Spero in primavera”.

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