Milan, Panucci si racconta: “In rossonero sono diventato uomo”

Christian Panucci, ex terzino rossonero nel Milan di Fabio Capello prima e del secondo Sacchi poi, ha parlato come ospite a Sempre Milan, programma sul canale Twitch dell’AC Milan che viene condotto da Lorenzo Lollo e Mauro Suma.

Una bellissima considerazione viene fatta da Panucci in merito al suo addio ai rossoneri per approdare in Spagna, al Real Madrid di Don Fabio.

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Panucci sull’addio al Milan: “Sempre grato a Berlusconi, qui sono diventato uomo”

Pannucci approda in rossonero nel 1993, a 20 anni, nel Milan di Fabio Capello. Gioca titolare quasi da subito nonostante Tassotti, vincendo anche due Scudetti e una Champions League.

Se ne va da Milano nel 1997, a causa di alcune divergenze caratteriali e di vedute tecniche con l’allora tecnico Arrigo Sacchi, alla sua seconda esperienza in rossonero dopo il periodo 1987-1991.

Queste le parole di Panucci sulle circostanze del suo addio ai rossoneri, dalle quali traspaiono grande affetto e ammirazione nei confronti del Milan:

“Anche da parte mia c’è stata molta sofferenza dopo l’arrivò Arrigo Sacchi, col quale adesso ho un rapporto splendido, tuttavia lui al tempo era legato ai suoi calciatori. Dunque osservata questo ragazzino qua leggermente esuberante e non gli andavo a gennio. Quando vedi che non puoi rimanere più in un luogo che ami, posto a cui ero legatissimo e lo sarò per sempre, soffri. Sarò per sempre riconoscente a Berlusconi e Galliani, lì ho conquistato due Scudetti, la Supercoppa, la Champions League. Sono diventato uomo, lì mi hanno trasmesso e ho fatto mia la cultura del professionismo, poi coomprendi che quando ti dicono che c’era il Real Madrid di Fabio Capello che ti vuole… Un anno mi voleva l’Arsenal ma neanche me l’avevano comunucato, dunque ho capito che il mio tempo lì era finito. Poi sono andato a Madrid con Capello, quindi non è che posso lamentarmi. Ma il Milan è il Milan”.

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