Milan, idea Giroud. Ma prima la difesa: Kabak in pole

Il francese del Chelsea potrebbe essere una chance per l’attacco. Il centrale dello Schalke rimane però la priorità

Palla c’è palla non c’è. Diciamo che per ora palla non c’è. Nel senso che il Milan è stato colpito a freddo dal nuovo infortunio di Zlatan Ibrahimovic e per il momento non pensa a sostituirlo.

Anche perché trovare un clone di Zlatan non è facile, ed è ancora più complicato trovare una soluzione last minute per avere un attaccante in più. Sempre che il club ne senta l’esigenza. E per il momento i manager dell’area tecnica non sembrano così smaniosi di arrivare ad una soluzione.

strategie

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Soluzione di che cosa poi? Il refrain all’interno del club è sempre il solito: non siamo costruiti per lo scudetto, anche se pensarci è divertente. E quindi trovare un alter ego per Ibrahimovic, di per sé unico, è impresa che i vertici dell’area tecnica per il momento non contemplano. E non lo contempla la società, che è semmai disposta a cogliere qualche occasione a tempo debito. Potrebbe essere una possibilità Olivier Giroud, che ha dimostrato di poter essere utile anche nella panchina. Ma a Londra il francese sta bene, nel Chelsea le occasioni per mettersi in mostra non mancano. E il club non cambierà la sua strategia: in questo caso, primo non prenderle. Il difensore centrale è il pensiero dominante in questi giorni di fine anno. Kjaer non sarà disponibile, al novanta per cento, neppure contro il Sassuolo, e la sua assenza è stata fondamentale in senso negativo, anche se dal punto di vista mediatico ha inciso meno di quella di Ibrahimovic. Ma in campo si è sentita, eccome. E i dirigenti dell’area tecnica rossonera sanno bene quale casella va riempita prima delle altre.

in pole

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Il primo della lista è Ozan Kabak, difensore turco di vent’anni. Gioca nello Schalke 04, le trattative sono avviate da tempo. In alternativa c’è sempre Mohamed Simakan dello Strasburgo, vent’ anni anche lui. La concorrenza per dei ragazzi così giovani non manca, ma il settore scouting del Milan li ha sotto osservazione da tempo e gli ultimi risultati positivi del club, imbattuto in Italia dal marzo scorso, sono il migliore degli spot, insieme alle raccomandazioni di Paolo Maldini, che per tutti questi ragazzi è un idolo, e alla solidità di un club che lavora per tornare al top dando molto spazio ai giovani. L’operazione è evidente, la linea non cambia neppure adesso, con la supermergenza generata dalla contemporanea indisponibilità di Ibrahimovic, Kjaer e Bennacer. Meno giovani e giovani uniti in questo momento complicato. Il Milan ha chiare le difficoltà di un attacco che senza l’ombrello di Zlatan appare immaturo, ma non vuole cambiare rotta. Il meccanismo funziona, gli infortuni sono da catalogare alla voce “rischi del mestiere”. Se ci sarà una occasione anche in attacco, la si prenderà al volo, ma senza rischiare di spezzare gli equilibri che hanno reso bello il giocattolo. E quindi, nonostante Zlatan, il primo obiettivo resta un nuovo difensore centrale.

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