Milan e Ibra avanti insieme? È l’ora delle riflessioni. E quel ruolo nel club…

Al momento la società non ha fatto offerte di rinnovo a Zlatan, né lo svedese ha bussato alla porta della società. Ma, dopo l’addio al calcio, potrebbe concretizzarsi un incarico nell’area sportiva

Può sembrare una formula banale, ma tra il Milan e Ibra tutto può ancora succedere. Forse, lo scenario su cui ci si può sbilanciare è che in termini generali probabilmente non si lasceranno. Il matrimonio pare destinato a continuare, magari sotto altre forme. D’altronde gli equilibri delle coppie, quando i rapporti vanno avanti nel tempo, spesso si modificano. E d’altronde era stato proprio Maldini, non molto tempo fa, a ventilare l’ipotesi (“Magari riusciamo a vincere quest’anno e non è detto che comunque non possa avere un futuro con noi”).

Il tempo delle riflessioni

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In che modo, e soprattutto quando, sono le domande che attualmente restano a galleggiare tra le riflessioni di entrambe le parti in causa. Persa la vetrina mondiale, a Ibra adesso resta ancora lo scudetto come potenziale botta di adrenalina capace di dargli energie ulteriori. Ma anche se il Diavolo rimettesse le mani sul titolo nazionale dopo undici anni, la domanda resta: Ibra lascerebbe davvero (“Non mollo fin quando non vinco con il Milan”, aveva detto qualche settimana fa) oppure il tricolore gli darebbe la spinta per proseguire? In un contesto simile occorre evidentemente dare il tempo a Zlatan di elaborare il lutto mondiale svedese e quindi di capire meglio le prospettive personali per la prossima stagione. Quindi, ora come ora, è consigliabile limitarsi alla cronaca. Da ciò che filtra. Non molto in realtà, proprio perché sono tutti chiusi nel “pensatoio”.

Valutazioni

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La base di partenza è che le valutazioni sono bipartisan. Riflette ovviamente Zlatan, ma riflette anche il Milan. In via Aldo Rossi ritengono i suoi due anni e mezzo in rossonero positivi da qualsiasi lato si osservino positivi. Un investimento che ha dato i suoi frutti, perché la squadra ne ha beneficiato enormemente. Allo stesso modo – è il punto di vista del club – riflettono sul fatto che Ibra è stato, per così dire, ricambiato. Prelevato da un campionato poco attraente come quello americano e restituito con tutti gli onori agli occhi del calcio europeo. Così come è impossibile non ritrovarsi a fare delle valutazioni su un’ultima annata particolarmente laboriosa dal punto di vista fisico per il totem svedese. Stesse considerazioni, peraltro, che fa anche lui. Insomma, se si parla di un nuovo contratto da giocatore, sono possibili tutti gli scenari. Ma, al momento, dal club rossonero non è giunta alcuna proposta di rinnovo sul tavolo di Zlatan. Nulla da segnalare anche sul percorso inverso: Ibra ha bisogno di altro tempo per bussare eventualmente alla porta di Gazidis e Maldini. Diciamo che in questo contesto è ragionevole pensare che sia il Milan ad attendere un cenno del giocatore, piuttosto che il contrario.

Un altro incarico?

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Da non sottovalutare nemmeno le dinamiche di mercato. Se a Milanello arriverà un centravanti “importante” – il primo nome che viene in mente è Scamacca –, con Giroud e Lazetic già in rosa che spazio potrebbe esserci per Zlatan? Ecco perché la situazione è “in progress” ed ecco perché potrebbe prendere forma quell’altro genere di matrimonio di cui si parlava prima: un ruolo all’interno del club, quasi certamente nell’ambito dell’area sportiva che fa capo a Maldini. Brand ambassador? Collaboratore tecnico di Pioli? Presto per inoltrarsi in termini così specifici nell’argomento e anche in questo caso va sottolineato che giocatore e club non hanno ancora affrontato l’argomento, ma è presumibile che la proprietà rossonera sarebbe disponibile a discutere con Ibra un ruolo nel Milan dopo l’addio al calcio giocato.

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